passaggio-libro-rossoContinua anche oggi lo sciopero della fame a staffetta contro il Ddl Buona Scuola e in difesa della scuola pubblica.
Dopo il presidio di ieri pomeriggio, questa mattina è ripreso il presidio sotto i Portici del Collegio a Modena dalle ore 9 e per tutto il pomeriggio.
In mattinata, alle ore 11, è cominciata la conferenza stampa in cui abbiamo spiegato le ragioni della mobilitazione. Contemporaneamente c’è stato il passaggio di consegne dal comitato di Ferrara a quello di Modena, che ha ricevuto il libro rosso dello sciopero della fame, iniziato a Bologna (in foto).
La staffetta ha visto una larga partecipazione non solo di insegnanti. Erano presenti, infatti, studenti, genitori, attivisti sindacali, liberi cittadini, esponenti di associazioni e di partiti.
Nel pomeriggio una delegazione della Fiom/Cgil, parteciperà al presidio per sostenere le motivazioni dello sciopero e nel tardo pomeriggio di oggi (dopo le 18) Domenico Pantaleo segretario generale nazionale della Flc/Cgil, concluderà il presidio con un suo intervento.
Le parole di ieri del presidente del Consiglio hanno rafforzato le ragioni della protesta, dimostrando che le assunzioni, imposte dalle Corte Europea, sono state usate dal Governo strumentalmente per imporre una riforma della scuola inaccettabile.
Considerata l’urgenza e l’importanza di stabilizzare gli insegnanti precari, noi proponiamo di scorporare le assunzioni dal Ddl e di approvarle con un decreto legge ad hoc immediatamente. Questo atto dimostrerebbe che il Governo tiene davvero alla scuola pubblica e al suo buon funzionamento.
Siamo convinti che la scuola abbia bisogno di una riforma e siamo infatti disponibili a lavorare comunemente per costruirne una che realizzi pienamente il mandato costituzionale.
Crediamo che il punto di partenza sia un maggiore investimento dello Stato nell’istruzione pubblica, per colmare lo scarto con il resto dell’Europa nel rapporto spesa per istruzione-Pil.
Questo consentirebbe, per esempio, di avere un numero adeguato di insegnanti e superare così il grave problema delle classi pollaio. Con maggiori risorse si potrebbe sostenere un sistema di formazione degli insegnanti continuo ed efficace per mantenere e accrescere la qualità della didattica. Maggiori risorse per migliorare la qualità e la sicurezza degli edifici scolastici.
Pensiamo che la logica aziendale portata avanti dal Governo non sia utile al raggiungimento degli obiettivi della scuola della Repubblica, ovvero la formazione del cittadino.
La scuola pubblica è e deve rimanere un presidio di democrazia e uno strumento di realizzazione di quella mobilità sociale che ci consentirebbe, tra l’altro, di rispondere con forza alla crisi che l’Italia sta vivendo.
La nostra è una battaglia per ridurre le disuguaglianze che sono la vera causa delle difficoltà economiche e sociale che impoveriscono il paese. La scuola pubblica della Costituzione non è il problema, ma è la soluzione.
A Modena, sostengono lo sciopero della fame a staffetta i sindacati della scuola Flc/Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda, dalla Rete degli Studenti, Genitori per la scuola pubblica Modena, Comitato Lip Bologna.

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(Coordinamento modenese Rsu scuole pubbliche)