“Anche nel 2015 le piccole imprese sono in pole position nella corsa del made in Italy sui mercati internazionali. Nel primo trimestre di quest’anno Modena ha fatto registrare un +7,1% nell’export per le Pmi rispetto allo stesso periodo 2014, complessivamente dall’Italia sono volati nel mondo prodotti per un valore di 25,8 miliardi di euro (pari al 27,2% del totale del nostro export manifatturiero), con un aumento complessivo del 4,1% rispetto allo stesso periodo del 2014”.

Il Segretario generale di Lapam Confartigianato Carlo Alberto Rossi sottolinea i risultati delle vendite all’estero ottenuti dai settori con la maggiore presenza di micro e piccole imprese a Modena e nel resto del Paesesulla base di un rapporto realizzato dall’associazione.

Dalla rilevazione emerge che le vendite all’estero dei prodotti delle piccole imprese superano l’andamento complessivo delle nostre esportazioni che, nei primi tre mesi del 2015, hanno fatto registrare un aumento del 3,1%.

Complessivamente, tra marzo 2014 e marzo 2015, i prodotti esportati dalle micro e piccole imprese valgono 102,4 miliardi, pari al 6,2% del Pil. “Con questi numeri – sottolinea Rossi – Modena conferma di essere un territorio a fortissima vocazione all’export, a partire proprio dalle piccole imprese, vere e proprie ambasciatrici dell’alta qualità made in Italy e componente fondamentale dell’economia. Il sistema economico e produttivo italiano, ricco anche di micro e piccole imprese, è un modello adatto allo sviluppo che va sostenuto e accompagnato”.

A tenere alta la bandiera made in Italy nel mondo sono soprattutto i prodotti alimentari che mostrano un aumento del 5,9% del valore delle esportazioni. Bene anche i settori dei mobili (+5,6%) e dei prodotti in metallo (+4,3%).

Secondo il rapporto di Confartigianato Lapam, al vertice della classifica regionale per l’aumento, nel primo trimestre 2015, di esportazioni di prodotti realizzati dalle piccole imprese si colloca il Veneto con una crescita del 7% seguito dal Piemonte, che registra un incremento del 6,7%, e proprio dall’Emilia Romagna che fa segnare un +5,2%, con Modena prima realtà della regione con il suo +7,1% seguita da Parma (+3,6%), Forlì-Cesena (+3,1%), Bologna (+2,2%) e Reggio Emilia (+1,4%).

Ad apprezzare sempre di più i prodotti delle nostre piccole imprese è la Corea del Sud dove l’export è cresciuto del 24,4%, seguita da Cina (+19,7%), Stati Uniti (+18,3%), Hong Kong (+11,5%), Regno Unito (+9,0%), Spagna (+8%), Svizzera (+7,8%), Polonia (+5,8%). All’opposto ha registrato un vero e proprio crollo l’export delle nostre piccole imprese verso la Russia, diminuito del 34,6%. Confartigianato Lapam ha calcolato che, senza il calo di vendite in Russia, l’export complessivo delle micro e piccole imprese italiane avrebbe registrato un tasso di crescita del 5,4%, di 1,3 punti superiore al 4,1% effettivo. In particolare la caduta delle vendite sul mercato russo vale ben 2,1 punti in Emilia Romagna e una cifra ancora superiore (stimabile in 3 punti percentuali) proprio per l’export delle Pmi modenesi che senza questa penalizzazione sarebbe cresciuto di oltre 10 punti.