Cimitero-Nuovo-SassuoloE’ ora di rivedere il regolamento comunale di polizia mortuaria, soprattutto la parte riguardante le esumazioni, adottato nel 1991 e modificato con deliberazione n.11 nel 2005 a chiederlo è Maria Cristina Vandelli coordinatrice comunale di Alleanza Per l’Italia, ApI, il partito di Francesco Rutelli.

“Il Comune obbliga dopo 15 anni dalla morte l’esumazione del defunto, ma se come spesso accade il cadavere risulta ancora in buono stato di conservazione il personale incaricato deve scavare una nuova fossa e provvedere ad una nuova inumazione. Il tutto per 222,28€ a cui vanno aggiunte le spese del marmista a carico dei familiari del defunto. Non ho capito la logica di “sfrattare” il defunto, buttare via la tomba fatta fare 15 anni prima e trasferirlo sotto terra in un’anonima buca con una piccola croce e un numero identificativo per i successivi 5 anni”.

“Questa intricata e triste faccenda toglie dignità al defunto assimilato a spazio da liberare, a mio avviso invece – spiega la Vandelli – i cimiteri raccontano e custodiscono la storia. Vorrei vederci chiaro conoscendo costi e soprattutto guadagni del Comune relativi a questo procedimento che è praticamente una gabella per ogni sassolese che ha un familiare sepolto a Sassuolo e che secondo noi è da modificare”.