scuola_studenti_3Si chiama ‘Scuola bottega’ perché alle normali materie scolastiche studiate in classe, alterna laboratori di attività manuali svolte in piccoli gruppi, un po’ come accadeva nelle antiche botteghe artigiane dove i ragazzi andavano a imparare un mestiere. A Modena l’esperienza di Scuola bottega è invece un progetto dell’assessorato al Welfare del Comune finalizzato a prevenire la dispersione scolastica e dedicato a minori che frequentano gli ultimi anni della scuola dell’obbligo, cioè il terzo anno della scuola secondaria di primo grado e i primi due anni delle superiori.

La Giunta ha da poco approvato le linee guida per la pubblicazione di un avviso di manifestazione di interesse a collaborare con il Comune di Modena nella coprogettazione dei servizi di Scuola Bottega rivolti ad adolescenti in difficoltà e a rischio di dispersione scolastica. Il bando uscirà nei prossimi giorni. Il servizio si affianca ai diversi interventi attuati dall’Amministrazione, in particolare dall’assessorato alla Scuola, per contrastare la dispersione scolastica.

In Scuola bottega le attività manuali guidate da un educatore, che durante l’anno scolastico si alternano alle lezioni in classe, vanno dalla falegnameria alla lavorazione del cuoio, dalla ceramica alla creazione di oggetti di bigiotteria. L’attività concreta permette di recuperare nozioni scolastiche e consente approfondimenti teorici legati agli obiettivi didattici partendo da esperienze adeguate a bisogni, interessi, e capacità dei ragazzi, che in questo modo riescono ad avere esperienze di successo valorizzate dalla scuola, dagli insegnanti e dai compagni e dalle famiglie. I singoli progetti vengono concordati con le scuole e documentati in modo da divenire parte integrante del percorso scolastico e formativo. E capita spesso che all’esame di terza media i ragazzi possano portare come progetto personale l’oggetto che hanno creato e spiegare la tecnica per realizzarlo.

Inoltre, Scuola Bottega non chiude d’estate quando, in orario mattutino e pomeridiano, accoglie circa 40 giovani tra i 14 e 16 anni. I laboratori condotti da un artigiano esperto, oltre che da un educatore, offrono ai ragazzi un’occasione di impegno, oltre che di aggregazione, in mesi che rischiano di essere vuoti e spesso caratterizzati da solitudine e assenza di adulti significativi.

Alla fine del percorso ogni partecipante ottiene una piccola “borsa lavoro” commisurata alla presenza impegnata nei laboratori, che può essere utilizzata in negozi convenzionati per l’acquisto di materiale scolastico o abbigliamento.

 

L’avviso pubblico del Comune per la coprogettazione degli interventi sarà rivolto ad enti del Terzo settore

È rivolto a soggetti del Terzo settore l’avviso pubblico che il Comune di Modena pubblicherà nei prossimi giorni con l’obiettivo di promuovere forme di coprogettazione per la realizzazione di interventi finalizzati a prevenire l’abbandono

scolastico e a favorire l’integrazione dei ragazzi in difficoltà attraverso opportunità formative parallele al percorso scolastico. All’avviso potranno infatti partecipare associazioni di volontariato o di promozione sociale riunite in associazione temporanea di scopo, della cooperazione, cooperative sociali, fondazioni, enti di patronato, altri soggetti privati non a scopo di lucro. Inoltre, le linee guida dell’avviso approvate dalla Giunta comunale stabiliscono che l’intervento proposto debba fare esplicito riferimento all’apporto determinante delle prestazioni volontarie e gratuite dei propri aderenti, per quanto riguarda le associazioni.

Dopo aver la procedura di selezione e l’individuazione del soggetto che gestirà le attività, il Comune stipulerà con esso un accordo di collaborazione della durata di due anni rinnovabili per ulteriori due a discrezione dell’Amministrazione e del partner individuato. L’importo massimo annuale che l’Amministrazione impegnerà per la coprogettazione del servizio è di 45 mila euro.