FANANO_ULISSEDomenica 16 agosto Artinscena si fa in cinque: dal concerto di musica tradizionale “Corinto” a Romanoro di Frassinoro, al Tango’s Gedanke in programma a Sestola, dalla “Musica per ciarlatani” dei Camillocromo a Lama Mocogno allo spettacolo teatrale “Ulisse” a Fanano, fino alla “Musica e Parole dal Frignano”, organizzato a Modena, nell’ambito dei Giardini del Gusto e delle Arti. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti.

L’indagine su di un uomo al di sopra di ogni sospetto. Ulisse, il Polytropos, l’uomo dalle mille forme, dalla mente colorata, screziata, speculare e misteriosa. Il ricercatore per eccellenza, l’instancabile viaggiatore che continua a stupire e meravigliare, che resiste al passaggio delle epoche e della storia. “Ulisse” è lo spettacolo in programma  domenica 16 agosto a Fanano, in Piazza Corsini. A partire dalle ore 21.00 Roberto Kirtan Romagnoli guidato dalla regia di Loris Seghizzi, per una produzione Scenica Frammenti propone un’indagine curiosa e profonda su un cittadino al di sopra di ogni sospetto nella civiltà degli eroi, per comprendere il mistero della sua eterna fama. Perché Ulisse sei Ulisse? Perché tutti noi ti conosciamo, sappiamo dei tuoi luoghi e delle tue avventure? Perché ancora oggi torni e ci racconti di te e di noi? Non vuoi che la memoria ci abbandoni? Ulisse è il primo spettacolo della trilogia su cui lavorano Roberto Kirtan Romagnoli e Loris Seghizzi da gennaio 2014.

 

A Modena invece nell’ambito – oltre che di Artinscena – anche della rassegna “I Giardini del Gusto e delle Arti”, è in programma aiGiardini Ducali a partire dalle ore 21.00 il concerto del Coro Montecuccoli, in “Musica e Parole dal Frignano”. Il Coro Raimondo Montecuccoli è diretto da Massimo Orlandini ed Alberto Ambram ed è uno dei più anziani della provincia. Il Coro nasce a Pavullo Nel Frignano nel 1963.

 

E ancora, a Lama Mocogno, presso il Teatro all’aperto la Rotonda, i Camillocromo si esibiscono a partire dalle ore 21.00 nello spettacolo musical teatrale “Musica per Ciarlatani, Ballerine & Tabarin”. Schegge impazzite o folli geniali? Musicisti o ciarlatani? Questi sono i dilemmi che continuano a dividere i critici del globo. Il fenomeno Camillocromo è ormai dilagante, coinvolgente e contagioso, pur restando ancora celato e ben custodito il segreto della sua riuscita. Sfuggendo da definizioni ed etichette “Musica per Ballerine Ciarlatani e Tabarin” continua a girare come una giostra i teatri e le piazze d’Italia, sconfinando nell’Europa più esotica, regalando grandi risate e indimenticabili serate. Un’orchestra di sei musicisti in smoking vi trascinerà in atmosfere musicali retrò con suggestioni circensi e colori felliniani, presentando un concerto-spettacolo pieno di sorprese e colpi di scena. Swing, tango, valzer e sonorità balcaniche si incontrano all’interno delle composizioni originali, create dalle menti eccentriche dei Camillocromo. Il piede batte in maniera inquieta e verrebbe voglia di ballare… Ma non se ne ha il tempo! I sei personaggi rapiscono il pubblico, trasportandolo all’interno di un immaginario Tabarin, con rocambolesche attrazioni e deliri “comiconirici”.

Sempre domenica 16 agosto ma a Sestola, in Piazza Vittoria a partire dalle ore 21.00, è in programma Tango’s Gedanke. Da dove? Da dove iniziare a parlare del Tango? Dalla sua storia? Dalla sua mitologia, dalle sue leggende? Il percorso è lungo, a volte tortuoso, e come tutto ciò che è inerente all’essere umano, si fa intravedere e ci appare spesso come una geometria piena di vicoli che a sua volta ci trascinano per le strade e quelle strade per altre ancora. Quindi? Da dove? Da dove accingersi a parlare del Tango? Partiamo da sotto. Partiamo dal basso. Partiamo da quel punto in cui non sia possibile fantasticare altro fondamento metafisico assoluto. Partiamo dal fondo abissale e dionisiaco della sua esistenza. I Bosso Concept (Jorgea Bosso: violoncello, Ivana Zecca: clarinetto, Stefano Dall’Ora: contrabbasso, Davide Vendramin: fisarmonica e bandoneòn, Selena Gamba e Alessandro Antonucci: ballerini) cercano di svelarci questo mistero.

 

A Romanoro di Frassinoro invece la Compagnia del Maggio di Romanoro a partire dalle ore 15.00 propone lo spettacolo “Corinto”, ovvero “Il fiume della morte”.

Maggio composto da Francesco Chiarabini negli anni quaranta, “Corinto” appartiene al filone di quei maggi che allo scontro simbolico tra cristiani e pagani uniscono una forte dose di pathos. Corinto, figlio del re di Irlanda, viene abbandonato ancora in fasce dalla feroce matrigna Alessandra. Salvato da morte certa, egli viene cresciuto all’oscuro delle sue origini, finché, adulto, non parte in cerca di vendetta. La guerra tra il feroce Organo e il regno del re Priano fa da cornice a questa vicenda, che si conclude ovviamente con l'”happy end” tipico del maggio. L’attuale Compagnia del Maggio di Romanoro si inserisce nel solco di una storia secolare (le prime testimonianze risalgono al 1905) che, seppur in modo discontinuo, ha legato in modo indissolubile l’antica tradizione popolare del maggio al nome di questo piccolo paese del comune di Frassinoro. La Compagnia, in attività dal 1998, ha rappresentato diversi copioni di autori locali e si segnala per l’età media piuttosto bassa, che rappresenta una sorta di “unicum” nel panorama maggistico dell’Appennino tosco-emiliano.