grandine5Nei comuni dell’area nord del territorio modenese sono in corso le verifiche dei tecnici del servizio Agricoltura della Provincia di Modena sui danni alle colture e ai frutteti causati dalle violente grandinate di sabato 5 settembre.

Dai primi rilievi, che proseguono in questi giorni, è emerso che sono stati gravemente danneggiati soprattutto pere, mele, vigneti e orticole come il pomodoro e il melone tardivo.

In diverse zone, come a Novi, sono andate distrutte tutte le pere non ancora raccolte, circa il 30 per cento, ma gravi danni sono stati rilevati anche a Concordia, Finale Emilia, S.Felice sul Panaro e Mirandola.

I sopralluoghi hanno come obiettivo la definizione puntuale dell’area colpita e una prima quantificazione dei danni in vista di una eventuale richiesta, da inviare alla Regione, dello stato di calamità che, nel caso i danni alla produzione lorda vendibile risultino superiori al 30 per cento del totale, aprirebbe la possibilità di accedere agli sgravi fiscali previsti per legge, oltre alla possibilità, da parte delle aziende agricole danneggiate, di ottenere i contributi dall’Inps per integrare i redditi dei dipendenti che hanno perso il lavoro, garantendo la possibilità di accedere agli ammortizzatori sociali.

Per grandine e vento, infatti, ritenuti dai regolamenti europei eventi non eccezionali, non sono più previsti contributi pubblici statali (distribuiti in passato dalla Provincia e provenienti da fondo solidarietà nazionale) ma solo sostegni per polizze assicurative. Nel territori colpito buona parte degli agricoltori con frutteti è assicurata.

In corso le ricognizioni dai parte dei tecnici della Provincia anche sulle strutture scolastiche dalla quale finora è emerso che all’istituto agrario Calvi di Finale Emilia si sono verificati  danni alle serre e alla palestra.