dentista-2Esercitava la professione di dentista privo dei requisiti professionali nonché dei titoli accademici necessari per svolgere la specifica attività. Lo hanno scoperto i finanzieri della Tenenza di Sassuolo a seguito di un’attività
d’indagine, coordinata dalla Procura di Modena, condotta nei confronti di uno studio dentistico, con sede in città, in cui operava abusivamente un odontotecnico che, da anni, si dedicava, senza averne i titoli, all’esercizio della professione di medico odontoiatra.
L’attività di indagine ha preso l’avvio a seguito delle iniziali dichiarazioni acquisite dai pazienti presenti nella sala d’attesa di un laboratorio e studio odontoiatrico gestito da due professionisti nei cui confronti era stata iniziata una verifica fiscale, conclusasi con l’individuazione di compensi sottratti a tassazione per oltre € 60.000,00. In particolare, all’atto dell’accesso presso i locali dello studio, ai finanzieri numerosi pazienti hanno confermato di essere “in cura” direttamente presso l’odontotecnico.
Gli sviluppi investigativi ed i riscontri tecnici condotti dai militari hanno consentito di far emergere che l’attività svolta dal professionista, avvalendosi di strumentazione medica, non si limitava a quella di odontotecnico, ma si estendeva al “rapporto di visita e diretto intervento sui pazienti”, con l’esercizio di attività di stretta e diretta competenza del medico odontoiatra, come, ad esempio, la rilevazione di impronte dentali direttamente sui singoli
clienti, la prescrizione di cure e radiografie, l’ispezione del cavo orale e l’installazione, rimozione e cura delle protesi.
È stato, quindi, accertato dai finanzieri che l’odontotecnico ha esercitato abusivamente, e con continuità nel corso degli anni, la professione di medico odontoiatra, con un’attività caratterizzata da una certa “disponibilità, esposizione ed una (seppur indebita) ufficialità verso i potenziali clienti”, ignari del fatto che a curarli non fosse un vero medico.
Inoltre, è stata segnalata alla competente Autorità Giudiziaria anche la posizione dell’altro professionista, operante all’interno dello studio dentistico, per aver consentito ed agevolato, di fatto, l’odontotecnico, fornendogli piena disponibilità delle attrezzature e degli strumenti medici necessari all’esercizio abusivo della professione medica.