agricoltura-vignetoCompetitività, ambiente, sviluppo del territorio: sono le tre priorità del Programma di sviluppo rurale 2014-2020   dell’Emilia-Romagna. A disposizione risorse pubbliche  (europee, statali  nazionali) per 1 miliardo 200 milioni di euro con un aumento di 131 milioni rispetto alla precedente programmazione, di cui 100 dal cofinanziamento regionale. Si può calcolare che le risorse  complessivamente movimentate nel settennato saranno superiori  a 1 miliardo 700 milioni.

Il punto  sulle politiche  agricole  nell’ambito della nuova Pac è stato fatto oggi a Expo  dall’assessore regionale all’Agricoltura Simona Caselli in occasione del convegno “Emilia-Romagna regione d’Europa, le politiche agricole per la competitività, l’ambiente,  e il territorio”. «L’Emilia-Romagna rappresenta per l’Europa una best pratice in campo agricolo, grazie ai risultati nell’applicazione del Psr 2007-2013, la capacita di spesa delle risorse , i contenuti e gli  obiettivi del nuovo Programma di sviluppo rurale, il primo ad essere stato approvato dalla Commissione europea», ha detto Giancarlo Carati vice commissario del Padiglione Ue  che ha ospitato l’iniziativa odierna a Expo.  “Con il nuovo Psr questa Regione vuole  lavorare per  sostenere ulteriormente la capacita di competere sui mercati della nostra agricoltura, puntando  sulla qualità dei prodotti e dei processi produttivi, sulla capacità di aggregazione,  sulla ricerca e sull’innovazione – ha sottolineato l’assessore Simona Caselli – stiamo assistendo a una rinnovata centralità delle politiche agricole anche a livello regionale,  come fattore essenziale per uno sviluppo equilibrato di tutto il territorio». A segnare l’avvio della nuova programmazione  i bandi   per le indennità compensative e quello per  i giovani in agricoltura  – pubblicati prima dell’estate – ma   il calendario delle uscite previste è intenso e si concentra proprio tra il 2015 e il 2016  con , rispettivamente, il  38%  e il 36% delle risorse complessive. Competività, ambiente e sviluppo  del territorio dunque gli obiettivi. Ma anche giovani e lavoro, banda larga e ultralarga, sviluppo della montagna (cui andrà il 38% di tutte le risorse disponibili)  e contrasto all’abbandono delle aree più fragili. Per un’agricoltura che sia essa stessa volano di sviluppo per l’intera comunità regionale.

Tra le priorità trasversali anche l’innovazione con 93 milioni destinati ad interventi di formazione e informazione; sostegno ad attività di consulenza alle imprese agricole; messa a punto di innovazioni di processo, di prodotto e organizzative.
L’incontro è servito per fare il punto anche sull’Ocm frutta e vitivinicolo. Quest’ultimo in particolare ha portato in Emilia-Romagna tra il 2012 e il 2015 contributi per oltre 90 milioni di euro, di cui 24 milioni per la promozione su 30 Paesi extra Ue, oltre 52 per la ristrutturazione  e la riconversione dei vigneti e 14 per gli investimenti.
Sfiorano invece i 500 milioni di euro i contributi comunitari arrivati in Emilia-Romagna  attraverso le Organizzazioni dei produttori nell’ambito dell’Ocm ortofrutta tra il 2009 e il 2014. Tra le tipologie di interventi finanziate: attrezzature per la movimentazione, dotazioni di stabilimenti e magazzini, linee di lavorazione, ma anche attività di certificazione e analisi, promozione di marchi, studi di mercato, attività di sperimentazione.
Quanto ai pagamenti Pac, il 2014 si è concluso con l’assegnazione di oltre 300 milioni di euro per la Domanda unica, mentre il 2015 ha  rappresentato un anno di grande impegno per l’organismo pagatore Agrea, per l’implementazione della nuova Pac che  dovrà portare a un’armonizzazione dei premi e a un allargamento  della platea dei beneficiari.
Nel pomeriggio l’assessore Caselli è intervenuta all’iniziativa promossa da Palazzo Italia e Palazzo Cina  “China Pavilion, Shandong Week, business forum e incontri B2B”. Provincia dalla spiccata vocazione agricola, lo Shandong  ha invitato  una regione leader dell’agroalimentare come l’Emilia-Romagna per una serie di incontri  tra aziende in particolare del settore agricolo e agroalimentare. All’iniziativa hanno preso parte circa 200 aziende cinese suddivise in 12 tavoli tematici.