Il risultato di settembre è il migliore da quando il fenomeno viene monitorato: su 437 rilevazioni totali (42 prestazioni per 11 territori), 375 hanno riportato un tempo d’attesa entro gli standard regionali. Oltre l’85% delle prestazioni viene garantito a livello regionale entro 30 giorni per le prime visite ed entro 60 giorni per le prestazioni strumentali. L’analogo dato di gennaio e luglio era pari rispettivamente al 58% e al 73%. L’ultima rilevazione straordinaria, voluta dall’assessore alle Politiche per la salute Sergio Venturi per verificare l’efficacia delle azioni messe in campo per ridurre i tempi d’attesa sin dall’inizio del 2015, in collaborazione con le Aziende sanitarie, mostra dunque un ulteriore, deciso miglioramento rispetto ai dati dei mesi precedenti. “La direzione intrapresa è quella giusta – ha commentato Venturi – , grazie all’impegno e all’attenzione di tutti; attenzione e impegno che vanno mantenuti e sostenuti”.
Da gennaio a settembre 2015, le prestazioni per cui i tempi d’attesa sono stati rispettati hanno visto un aumento del 45%, con un importante miglioramento negli ultimi mesi anche in seguito alla delibera di Giunta del mese di luglio, che ha fornito indicazioni e strumenti puntuali per la riduzione delle liste. Dall’inizio del 2015, sono stati potenziati tutti gli strumenti utili alla semplificazione dell’accesso e al rispetto dei tempi d’attesa per le prestazioni di primo accesso e per le urgenze. Strumenti rafforzati dunque con la delibera di luglio, attraverso 22 “azioni” specifiche su cui le Aziende sanitarie stanno lavorando a stretto contatto con la Direzione generale dell’assessorato Politiche per la Salute e su cui viene effettuato un monitoraggio settimanale che permette correzioni rapide e puntuali. Per migliorare i tempi di erogazione delle prestazioni critiche, le aziende sanitarie hanno reclutato in aggiunta, ad oggi, 76 medici specialisti e 14 tra infermieri, tecnici di radiologia e ortottisti. Sono pianificate ulteriori assunzioni di professionisti per raggiungere l’ambizioso obiettivo assegnato alle direzioni aziendali dall’assessore Venturi, in modo da eliminare tutte le criticità d’accesso alle prestazioni di specialistica ambulatoriale.