Municipale-Modena-sede“E’ inaccettabile che una parte del sindacato proponga un parallelo tra la vicenda della strage delle Fonderie del 9 gennaio del 1950 e il confronto in corso sulla videosorveglianza nella sede della Polizia municipale. Un’amministrazione democratica non può tollerarlo”. E’ il commento del direttore generale del Comune di Modena Giuseppe Dieci, capo della delegazione trattante dell’amministrazione, alla decisione di sospendere il tavolo sindacale che stava, appunto, affrontando la questione del previsto accordo sulla videosorveglianza, il cui testo, dopo che erano state recepite anche indicazioni sindacali proposte negli incontri precedenti, era pronto per la firma da parte dei componenti della Rappresentanza sindacale unitaria (Rsu).

“Di fronte al rifiuto di una richiesta strumentale di sospendere il procedimento – spiega Dieci – un rappresentante del Sulpl ha avanzato accuse pesanti all’amministrazione comunale fino a quell’assurdo parallelo che è offensivo per la memoria di quei lavoratori e per l’intera città, oltre che improprio se pensiamo alle condizioni di lavoro degli operai negli anni Cinquanta e a quelle odierne degli operatori della Polizia municipale”.

Il percorso per arrivare all’accordo sulla videosorveglianza previsto dallo Statuto dei lavoratori era stato avviato nell’ottobre del 2013 dal Comune e poi sospeso per un esposto al Garante della Privacy presentato dal Sulpl. Sulla base delle indicazioni del Garante è stato ripreso nei mesi scorsi e, dopo aver recepito indicazioni emerse dal tavolo sindacale, con l’incontro di oggi avrebbe dovuto iniziare la settimana di tempo per consentire ai componenti della Rsu dell’ente di firmarlo.

“Abbiamo atteso che gli altri rappresentanti sindacali prendessero ufficialmente le distanze da quelle parole pesanti – aggiunge Dieci – e abbiamo ritenuto, comunque, che non ci fossero le condizioni per proseguire serenamente il confronto. A questo punto, come delegazione trattante ci auguriamo che le Rsu  e le organizzazioni sindacali prendano posizione su affermazioni e comportamenti che in tutta evidenza hanno come unico obiettivo quello di impedire un confronto di merito tra le parti. Per parte nostra – conclude Dieci – riteniamo che il confronto sia solamente sospeso, rimaniamo in attesa delle prese di posizione sindacali e abbiamo rimesso all’amministrazione comunale la decisione sulla prosecuzione del confronto”.