A seguito dell’alluvione del gennaio 2014, sono quattro le campagne complete di monitoraggio sugli argini di Secchia, Panaro e Naviglio e sulle relative casse di espansione realizzate dal sistema provinciale di Protezione civile con la collaborazione dei Comuni interessati, del volontariato di protezione civile e dei coadiutori modenesi. Il controllo periodico degli argini, l’ultimo effettuato lo scorso agosto, ha permesso di rilevare circa 600 tane di animali, 480 delle quali (quelle rilevate nei primi tre monitoraggi) sono state chiuse. Le segnalazioni, che complessivamente sono state 900, oltre alle tane di animali, riguardano anche erosioni arginali, fessurazioni e presenza di materiale flottante. I dati sullo stato dei controlli sui tratti arginali dei fiumi modenesi sono stati illustrati dall’assessore all’Ambiente del Comune di Modena Giulio Guerzoni che, nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 22 ottobre, ha risposto a un’interrogazione proposta da Antonio Carpentieri (Pd). Il consigliere, dopo aver evidenziato “il buon lavoro di verifica svolto dalla Provincia che ha poi inoltrato tutti i dati raccolti ad Aipo in quanto ente competente”, ha domandato come mai “Aipo, pur avendo le informazioni e le risorse economiche necessarie, non abbia realizzato o completato tutti gli interventi programmati”.

L’assessore Guerzoni ha riferito che Aipo, attraverso appalti ad aziende specializzate ha completato la prima parte degli interventi di ripresa puntuale delle criticità individuate, dalle filtrazioni del Secchia alle franosità del Panaro. Il secondo programma di interventi è stato invece concluso solo in parte, non sono ancora state realizzate le opere sulle casse di espansione di Secchia e Panaro, mentre è in fase avanzata di progettazione l’intervento, del valore di 13 milioni di euro, per rialzare di un metro rispetto al livello di piena gli argini del Secchia. Tutti questi lavori hanno come termine di ultimazione, imposto dalle ordinanze commissariali della Regione, il 31 dicembre 2015.

“Lo sforzo fatto per la messa in sicurezza del territorio è evidente – ha commentato Guerzoni – ma molti degli interventi programmati sono ancora da realizzare, soprattutto a causa delle difficoltà organizzative di Aipo che non è dotata di una struttura in grado di dare risposte rapide. Noi continueremo a presidiare perché gli enti attuatori, Aipo in particolare, procedano nella realizzazione delle opere previste”. L’assessore ha poi sottolineato che il sindaco di Modena, in qualità di presidente della Provincia, ha programmato e realizzato una serie di appuntamenti, come il sopralluogo sul nodo idraulico di Modena alla fine di luglio e l’incontro con i Comuni interessati e i vari enti di presidio idraulico in settembre, coinvolgendo anche la Regione, per condividere lo stato della situazione e valutare le criticità rilevate, chiedendo la definizione di uno specifico cronoprogramma degli interventi.

L’interrogazione è stata trasformata in interpellanza su richiesta del Pd per il quale è intervenuto Vincenzo Walter Stella che ha richiamato all’attenzione “il comitato permanente sui fiumi, promosso dai circoli cittadini del Pd con l’obiettivo di tenere monitorata la situazione, confrontandosi con i cittadini e ascoltando le loro istanze”. Intervento al quale ha replicato Andrea Galli (FI) affermando che “tutti gli enti di governo, dal Comune allo Stato, sono in mano al Pd che quindi, se vuole ricercare le cause dei dissesti idraulici non deve fare altro che guardarsi allo specchio”. Elisabetta Scardozzi (M5s) esprimendo una “forte perplessità sulla puntualità degli interventi e sul mancato rispetto delle tempistiche” ha chiesto che “il monitoraggio sia trasparente e aperto e che tutti i cittadini ne siano messi a conoscenza”.

Nella replica il consigliere Carpentieri prendendo atto che molti interventi sono stati portati a termine anche se molti altri devono ancora essere messi in campo, ha sottolineato le “difficoltà che gli enti locali hanno a trattare con l’agenzia competente, Aipo, che fa capo a diverse regioni governate da partiti diversi. La sollecitazione – ha concluso il consigliere – è tenere marcata Aipo e pretendere il rispetto delle ordinanze”.