“Sgomento, incredulità e paura per quanto accaduto; siamo ormai sulla falsariga di ‘Arancia Meccanica’. Commercianti ed imprenditori non possono aprir bottega col terrore di essere i prossimi a finir male. Serve prevenzione, certezza della pena, serve soprattutto mettere fine alle scorribande di banditi senza scrupoli che non lesinano i metodi violenti pur di raggiungere i loro scopi. Ci appelliamo all’Amministrazione comunale, al comitato cittadino di sicurezza pubblica, agli stessi operatori affinché segnalino situazioni e movimenti sospetti alle forze dell’ordine; affinché questa parabola ascendente di violenza sia fermata quanto prima.” Questa la posizione di Mauro Salvatori presidente Confesercenti per l’area di Modena a seguito dello sconcertante episodio accaduto stamani ai danni di un esercente, un gioielliere, del centro storico rapinato e malmenato. Opinione comune degli operatori medesimi rappresentati dall’Associazione la cui preoccupazione e timore salgono ogni giorno di più.

Imprese e cittadini bersagliati dai ladri, violenze, rapine o tentativi di esse che si susseguono: una contabilità che prosegue per Modena, nel suo farsi sempre più drammatica. Confesercenti manifesta alla vittima piena solidarietà e vicinanza, rilevando – e il fatto odierno ne è la dimostrazione – il rischio per la città di scivolare in uno stato di sicurezza non percepita,se non addirittura di ‘non sicurezza’.

“Si va verso il periodo dell’anno che più di ogni altro è significativo per gli operatori del commercio. Ma il clima, anche a seguito di episodi di questo tipo, che si riscontra per quanti ogni mattina tirano su la serranda, è tutt’altro che sereno. Anzi, sembra più quello di andare alla guerra che al lavoro, con vittime solo da una parte però. In tutto questo va riconosciuto l’indefesso ed infaticabile lavoro portato avanti dai tutori dell’ordine, in condizioni tutt’altro che facili perché come ribadito anche recentemente, mancano organici adeguati, oggi più che mai ad una situazione che va aggravandosi. C’è bisogno quindi di provvedimenti a questo punto, di strategie di prevenzione, contrasto e repressione del crimine. E non ci stancheremo mai di invocarla: di certezza della pena, ragione per cui ci sentiamo di fare appello ai parlamentari modenesi affinché ci sia una presa di coscienza riguardo allo stato della sicurezza a Modena e del suo territorio, e pure al Governo. Il mondo imprenditoriale è stanco, vessato e provato di fronte ad uno stato delle cose in cui la percezione dei cittadini sembra non cogliere i risultati fino ad ora raggiunti nella lotta alla criminalità”, conclude Salvatori, auspicando l’arresto quanto prima dei criminali che oggi hanno assalito il gioielliere.