classini-inc-studentiGli studenti del Muratori considerano l’eventuale fusione tra i licei classici Muratori e S.Carlo di Modena un «arricchimento sia dal punto di vista socio-pedagogico che da quello istituzionale», ma chiedono garanzie e miglioramenti al fine di mantenere alto il livello delle offerte formative. Più dubbiosi nei confronti dell’operazione, invece, gli studenti del S.Carlo che chiedono rassicurazioni sulla salvaguardia della specificità dell’istituto, della continuità didattica e sulle sedi ma «sono disponibili a fare parte del processo di costituzione del nuovo polo classico».

E’ quanto è scaturito nel corso di incontro che si è svolto nella sede della Provincia, mercoledì 18 novembre, tra Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, e i rappresentanti degli studenti del liceo Muratori e del liceo S.Carlo per discutere del progetto di fusione tra i due licei classici modenesi. Hanno partecipato anche il dirigente scolastico dei due istituti Giovanna Morini e Silvia Menabue, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale.

Nel corso dell’incontro Muzzarelli ha sottolineato che «l’obiettivo della fusione è quello di realizzare un polo classico d’eccellenza a Modena. La  cultura classica ha un futuro se saprà rinnovarsi e la sua valorizzazione sarà utile a tutta la società. Per questo occorre creare una nuova attrattività per un indirizzo in forte calo di iscrizioni». Muzzarelli ha assicurato, inoltre, gli studenti che «le due sedi rimarranno quelle attuali e che la continuità didattica sarà garantita».

Tra le richieste degli studenti del Muratori, contenute in un documento presentato da Filippo Correddu e Irene Baschieri, spiccano «la massima continuità possibile dei professori, evitare l’accorpamento di classi, le certificazioni linguistiche, i corsi per l’accesso all’Università, una maggiore collaborazione tra l’indirizzo classico e quello linguistico, fino all’abbattimento delle eventuali barriere architettoniche nella sede del sede San Carlo, oltre a una serie di proposte per arricchire il percorso didattico».

Per gli studenti del S.Carlo sono intervenuti Camilla Scarpa, Mario Biondo e Tomas Nalbandian che hanno chiesto, tra le altre cose, il mantenimento del nome e della sede storica («che deve essere migliorata» hanno detto), oltre alla suddivisione delle future sezioni e il mantenimento «delle buone  pratiche nel rapporto tra docenti e studenti, come tratto caratteristico del S.Carlo, garanzie sulla rappresentanza degli studenti e la continuità didattica».

Su questi temi Menabue ha assicurato il coinvolgimento degli studenti e che «la continuità didattica sarà favorita da una eventuale fusione soprattutto al S.Carlo. Il Piano dell’offerta formativa, in quanto vera e propria carta d’identità dell’istituto, in caso di fusione sarà unico ma potrà tenere conto di specificità e arricchimenti con sezioni con potenzialità e caratteristiche diverse che miglioreranno la qualità dei percorsi», concetti ripresi anche dalla preside Morini quando ha annunciato che già dal prossimo anno è previsto il potenziamento della matematica sia al Muratori che al S.Carlo, mentre all’indirizzo linguistico del Muratori sarà potenziata la Storia della parola.

 

Provincia decide entro novembre. Il percorso, i numeri del calo degli iscritti

Il percorso della fusione prevede il passaggio dai due Consigli di istituto, poi dalla Conferenza di coordinamento dell’istruzione alla quale partecipano le scuole, i Comuni e altri enti, infine in Conferenza provinciale di concertazione dove sono presenti le associazioni sindacali e di categoria. Una volta sentiti i pareri di tutti, la Provincia deciderà entro la fine di novembre le linee strategiche sul futuro dell’istruzione superiore, compresa quella classica, da presentare alla Regione.

Al S.Carlo sono 360 gli iscritti (per 16 classi) all’indirizzo classico (negli anni scorsi l’istituto aveva sfiorato anche i 600 iscritti) e alla prima classe sono iscritti quest’anno 73 studenti per tre classi; al Muratori sono iscritti complessivamente oltre 900 studenti di cui 523 all’indirizzo linguistico con 22 classi (gli iscritti in prima quest’anno a questo indirizzo sono stati 178 con sette classi) e 369 all’indirizzo classico per 17 classi, con 71 studenti in tre classi prime.