Santa-Maria-SpilambertoÈ ripartito il dialogo con la Fondazione di Vignola in merito ai lavori di riqualificazione della Chiesa di Santa Maria degli Angeli.

Questa operazione permetterà la realizzazione da parte della Fondazione di Vignola (proprietaria dell’edificio), in collaborazione con il Comune di Spilamberto proprietario dell’ex Ospedale Roncati, di una vera e propria “Casa della Cultura e delle Arti” all’interno del pregiato edificio; un polo che riunirà le migliori e più vivaci iniziative artistiche del paese. Si tratterà di un luogo di incontro e di scambio, all’interno del quale i diversi linguaggi della cultura e dell’arte si mescolano in modo armonico, con particolare attenzione alle nuove generazioni ed all’innovazione. Per il Museo Archeologico invece, previsto all’interno della Chiesa di Santa Maria dal precedente progetto, sono in corso di valutazione altri spazi pubblici.

Il progetto, la cui realizzazione è prevista nel 2016, riguarda un intervento più ampio che coinvolge anche l’ex Ospedale Roncati all’interno del quale sono già stati realizzati alloggi ACER. Nei restanti spazi l’obiettivo del Comune è trasferire gli Uffici Scuola, Sociale e Polizia Municipale dell’Unione Terra di Castelli, in futuro si può ampliare il lavoro di recupero dell’ area con la creazione di un punto ristoro con conseguente riqualificazione del cortile interno.

“Dopo la Casa della Salute un altro progetto che dopo anni, grazie alla preziosa collaborazione con la Fondazione di Vignola, intendiamo sbloccare- dichiara il Sindaco Umberto Costantini- il cantiere della Chiesa è infatti fermo dal 1997; non possiamo più aspettare oltre per recuperare un luogo così importante e strategico per il nostro Centro Storico, che potrà diventare un luogo di incontro per la nostra comunità. Il progetto coinvolgerà le associazioni culturali del territorio che contano 300 iscritti circa, rendendoli protagonisti di una vera e propria riqualificazione urbana di una parte del Centro Storico oggi spenta”.

“Il progetto ha un forte valore simbolico- dice l’Assessore ai Lavori Pubblici Daniele Mandrioli – la riappropriazione di un edificio storico abbandonato, con lo scopo di trasformarlo in luogo di forte significato culturale. La posizione strategica consente poi di riqualificare l’area in senso più ampio, prevedendo attenzione alla mobilità e sosta del primo intorno. Un seme piantato nel centro storico, un investimento per il futuro dedicato ai cittadini ed al sistema delle associazioni con particolare attenzione alle nuove generazioni ed all’ innovazione, un seme per far crescere idee, progetti, visioni e talenti. Un progetto che esprime e rafforza l’identità del paese, contribuendo al suo sviluppo economico e sostenibile. Dare nuova forma e nuovi contenuti allo spazio per un luogo aperto, un presidio culturale nel centro storico, un ‘hub’ per l’emersione di giovani talenti, una struttura capace di offrire strumenti operativi e di relazione alle giovani professionalità nel campo della cultura e della creatività. Tutto questo è possibile combinando obiettivi ‘pubblici’ a modalità gestionali che prevedano anche il (seppur modesto), contributo del privato fruitore.

Il progetto non vuole inserirsi nel contesto cittadino in modo ‘invasivo’ ma vuole creare relazioni di collaborazione, sulla base di idee forza, di bisogni concreti, di sintonie operative”.

“L’idea del Comune di Spilamberto- spiega Barbara Vecchi, componente del Comitato di Gestione della Fondazione di Vignola- è stata presentata in Comitato dove ha incontrato un favore unanime. È stato quindi deciso di incaricare l’arch. Tullio Zini, professionista di chiara fama con particolare competenza per progetti legati alla didattica, di redigere un preventivo sia per la progettazione sia per i costi di realizzazione. L’effettiva realizzazione dell’opera e i suoi tempi sono evidentemente condizionati dai costi e alle relative delibere del Consiglio. È certo peraltro che la Chiesa di Santa Maria degli Angeli è un bene di proprietà della Fondazione e che nei confronti di questo pregiato edificio non verrà meno il dovuto senso di responsabilità”.