casa-campanelloIl mercato immobiliare residenziale in Emilia-Romagna conferma il trend positivo del 2014 anche nel primo semestre del 2015. E’ questa l’indicazione di sintesi fornita dall’OMI (Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate) in collaborazione con gli uffici provinciali Territorio di Bologna e Modena.

A livello regionale si registra infatti un aumento del 3,1% delle compravendite nel periodo gennaio-giugno 2015 rispetto allo stesso periodo del 2014, con 17.686 “transazioni normalizzate registrate”. Dati che rafforzano l’andamento positivo delle compravendite in Emilia-Romagna registrato nel 2014, dopo alcuni anni di decremento. A livello provinciale, con la sola eccezione di Parma (-6,1%), il quadro delle transazioni riflette il trend positivo regionale: le restanti provincie vanno dal +1% di Reggio Emilia al +6,5% di Bologna, che fa registrare la performance migliore in regione nella prima metà del 2015.

In calo, invece, le quotazioni immobiliari: la quotazione media di un immobile in regione, stimata a fine giugno 2014 in 1.640 euro al metro quadro si attesta a fine giugno 2015 sui 1.580 euro.

Le 2.621 compravendite registrate in provincia di Modena nel primo semestre 2015 fanno segnare un lieve incremento (+1,5%) nel confronto con il primo semestre 2014. A trainare la leggera ripresa del mercato immobiliare provinciale, le aree “Pedemontana” (+25,7%) e “Pianura Secchia” (+11,5); segno negativo, invece, nelle macroaree  “Appennino Panaro” (-39,4%), “Frignano”(-21,8%) e “Bassa Modenese” (-16,3%). Compravendite in calo anche a Modena, con una diminuzione del -7,6%.

Le quotazioni immobiliari sono sostanzialmente stabili a livello provinciale (-0,2%), con una flessione leggermente più marcata nel capoluogo (-0,5%). Le quotazioni più alte si registrano nel centro storico (2.906 euro per metro quadro)  e nella zona semicentrale sud (2.094 euro per metro quadro).

 

Quotazioni medie e variazioni % – macroarea Pedemontana

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Quotazioni medie e variazioni % – macroaree provinciali

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Le fonti utilizzate
I dati elaborati sono contenuti negli archivi delle banche dati catastali, di pubblicità immobiliare e
dell’Osservatorio Mercato Immobiliare (OMI) dell’Agenzia delle Entrate.
Dalle Banche Dati Catastali sono desunte le informazioni relative alla consistenza degli stock esistenti delle
unità immobiliari censite come abitazioni.
Dalle Banche Dati della Pubblicità immobiliare (ex Conservatorie) sono desunte le informazioni relative alle
unità immobiliari (esclusi i terreni) compravendute. I dati relativi al NTN sono estratti con cadenza
trimestrale e, a causa di possibili registrazioni avvenute oltre i termini di legge, per il consolidamento finale
i dati sono estratti nuovamente nei due trimestri successivi. Per tale ragione i dati del NTN relativi ad un
semestre possono variare in questa Nota territoriale rispetto a quanto pubblicato nelle precedenti Note.
Dalle Banche dati delle Quotazioni OMI sono desunte le informazioni relative ai valori immobiliari delle
tipologie residenziali (abitazioni di tipo economico, abitazioni civili, abitazioni signorili, ville e villini).
I criteri metodologici utilizzati
L’elaborazione dei dati, con particolare riferimento alla natura tipologica e alla dimensione degli immobili,
impone l’adozione di alcuni criteri convenzionali basati sulle categorie catastali in uso e sulla consistenza
delle unità immobiliari.