Le eccellenze gastronomiche nostrane sulle tavole a Natale: a Reggio Emilia, in Italia e anche nel mondo.

Sono positivi i dati diffusi da Lapam Confartigianato sull’artigianato alimentare e sul made in Italy: e c’è anche la nostra provincia a trascinare il ritorno alla crescita della spesa alimentare dopo nove anni.

Proprio Reggio Emilia, infatti, si colloca (con 305 milioni e una percentuale del 2,1) al sedicesimo posto nell’export del settore tra le province italiane.

Una propensione all’export doppia rispetto al dato del sistema Paese (3,97% contro 1,99%) che certifica, per l’ennesima volta, l’apprezzamento riscontrato dai prodotti della filiera agroalimentare reggiana e regionale, da anni ormai protagonisti incontrastati sulle tavole di mezzo mondo.

Proprio l’Emilia Romagna si colloca infatti al primo posto in Italia per il numero di prodotti agroalimentari di qualità (sono 40 tra Dop, Igp e Stg) e al terzo posto per i prodotti agroalimentari tradizionali, caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura nel tempo.

“Anche per queste ragioni – sottolinea Lapam Confartigianato – le imprese reggiane del settore sono pronte ad intercettare la classica impennata dei consumi prevista per il mese di dicembre. Durante le festività natalizie, infatti, si registra, rispetto alla media degli altri mesi, un aumento della vendita al dettaglio dei prodotti alimentari del 23%, che nel 2015 significa una crescita dello 0,5% del volume della spesa alimentare: una dinamica positiva per la prima volta dopo otto anni di cali consecutivi.

Questi dati – conclude l’associazione di categoria – sono sicuramente positivi, ma occorre rimarcare come sia sempre più necessario tutelare con strumenti adeguati ai tempi il nostro ‘Made in’, messo a rischio dai troppi ‘copioni’ che sfruttano indebitamente l’immagine dei nostri prodotti alimentari d’eccellenza”.