fuochi-artificioPunta sulla prevenzione, più che sulla repressione Serramazzoni, in vista della notte di Capodanno. L’Amministrazione comunale, infatti, dopo una lunga riflessione, ha deciso di non emettere alcuna ordinanza di divieto di vendita e di utilizzo di botti e fuochi pirotecnici, ma di puntare sul senso civico e l’educazione dei singoli. “In tutta Italia – spiegano gli amministratori di Serra – si sta facendo sempre più strada il messaggio che i fuochi di Capodanno vadano evitati e che i botti siano da eliminare. Abbiamo pensato molto anche noi alla possibilità di emettere un’ordinanza che andasse in tale senso e concordiamo che gli eccessi vadano puniti e che il materiale pericoloso vada sequestrato. Comprendiamo anche gli allarmi lanciati dagli animalisti e siamo anche noi convinti che lanciare petardi sui cani e sugli altri animali solo per vedere l’effetto che fa sia crudele. In quanto ai comportamenti dei ragazzi che lanciano petardi verso le auto di passaggio o che li infilano nelle cassette delle lettere, siamo convinti che per scoraggiarli le ordinanze dei Sindaci abbiano un effetto molto limitato, mentre è invece fondamentale l’educazione e il senso civico che viene loro insegnato partendo dalle famiglie. Si tenta di surrogare il dovere con la legge e i divieti, ma è con i comportamenti responsabili che dobbiamo mandare messaggi. Per questo lanciamo un appello perché la notte di Capodanno sia caratterizzata da un divertimento sano, che sia frutto della responsabilità individuale di adulti e genitori e che preveda acquisti solo presso attività commerciali che vendono prodotti autorizzati e non illegali. Capodanno è una festa; lasciamo che rimanga tale per tutti, dai più piccoli ai più grandi. E per far seguire i fatti alle parole, il nostro intento sarà quello di approfondire questa campagna di sensibilizzazione anche dopo il primo gennaio. È un percorso che vogliamo intraprendere insieme a tutta la nostra comunità, cercando e  trovando insieme le modalità per regolamentare e soprattutto educare e non semplicemente per vietare”.