“Sulla riorganizzazione scolastica abbiamo avviato un percorso di confronto, così come stabilito dalla delibera approvata dal Consiglio comunale lo scorso 26 novembre. Abbiamo svolto diversi incontri, ascoltato le parti in causa, docenti, genitori e dirigenti scolastici, consapevoli che compito dell’Amministrazione comunale è fare sintesi in modo equo, pensando alla scuola di oggi ma anche a quella di domani e mettendo al centro i nostri ragazzi”. Così il vicesindaco di Modena assessore alla Scuola Gianpietro Cavazza ripercorre il percorso per la riorganizzazione delle autonomie scolastiche statali in Istituti Comprensivi.

“Agli istituti che avevano votato contro il piano di riorganizzazione – continua l’assessore – abbiamo chiesto proposte scritte che sono puntualmente arrivate e che insieme a loro, singolarmente ma anche collettivamente, abbiamo confrontato, perché spesso le richieste di uno entravano in conflitto con quelle degli altri. Da questo confronto, che ci siamo impegnati a concludere nei termini utili per consentire ai genitori di procedere alle iscrizioni scolastiche che quest’anno il Ministero dell’Istruzione ha fissato dal 22 gennaio, sono emerse posizioni diverse. Qualcuno che prima non lo era, ora è favorevole al Piano approvato; tutti riconoscono la necessità della riorganizzazione verticale e condividono la scelta di realizzare dieci Istituti Comprensivi. E sono emerse anche osservazioni in parte condivisibili che possono contribuire a modificare il Piano mantenendo alcuni punti fermi.

Innanzitutto, non intendiamo modificare l’assetto di quegli Istituti comprensivi favorevoli alla riorganizzazione così come approvata. E, soprattutto, la logica seguita è stata quella di trovare un punto di equilibrio equo tra le esigenze manifestate oggi e l’impatto che le stesse avranno nel medio e lungo periodo, perché la scuola che ci impegniamo a fare non è solo quella dell’oggi ma anche quella del domani. Pertanto, il quadro che si sta delineando, e che sarà presentato in Commissione servizi giovedì 7 gennaio, pone al centro gli studenti attuali e quelli futuri, al fine di elaborare un piano comune che deve porre attenzione alla crescita personale di ogni singolo studente e dell’intera città”.

Lo stesso 7 gennaio, prima della Commissione, la proposta sarà illustrata anche alle rappresentanze sindacali della scuola.

Le modifiche proposte riguarderanno in particolare gli Istituti Comprensivi 3 e 5 e il passaggio di alcune scuole da un Istituto all’altro, sempre rispettando il criterio della territorialità e con l’obiettivo di garantire, prima di tutto, la continuità didattica e quanto più possibile la stabilità del corpo docente di ogni singolo istituto.

Fondamentali per la buona realizzazione del Piano saranno la rimodulazione degli stradari nel corso degli anni in relazione dell’andamento delle iscrizioni per garantire equilibrio nel numero degli alunni per classe, e il nuovo Regolamento per le iscrizioni. Il Regolamento, che è già stato predisposto e sottoscritto da buona parte dei dirigenti scolastici, prevede criteri omogenei per tutte le istituzioni, in cui sono definite le priorità di accesso degli alunni. Si tratta di un aspetto importante, per ridurre la soggettività degli accessi, continuando a salvaguardare la libertà di scelta delle famiglie, poiché un alunno su tre sceglie una scuola diversa da quella assegnata in base allo stradario.