Il giorno dopo l’Epifania è chiaro che ci piacerebbe veder realizzate nella nostra provincia o quanto meno avviate tutte le opere elencate nella bella intervista a Torreggiani,  Presidente della Camera di Commercio di Modena. Ci piacerebbe perché oltre ad essere un bellissimo dono per la città sarebbe ora di poter contare i fatti, che valgono più di mille parole. Tanti sono i soggetti coinvolti Stato, Regione, Provincia e Sindaci, Anas, Ferrovie dello stato, ministeri vari.

La città e il settore edilizio hanno bisogno di un serio rilancio e il recupero delle aree dismesse o inutilizzate. L’area ex AMCM, il comparto ex Fonderie, il parco delle Rimembranze, il recupero del Sant’Agostino e se possibile inseriremmo un progetto anche per l’area dell’ex distretto militare: anche in questo caso non sarà una passeggiata rispetto ai tanti vincoli storici e architettonici che comporta l’areache anticamente faceva parte  del convento benedettino di San Pietro.  Il recupero dell’area ferroviaria della Madonnina è un altro investimento per il futuro della città.

Tra le opere infrastrutturali utili per il rilancio della Bassa post-sisma annoveriamo anche la Cispadana.

Poi vediamo che su ogni attività prevista gravano procedimenti giudiziari, ricorsi, veti e contro-veti. Progetti avviati 15 anni fa (e siamo ottimisti) possono vedere la luce nel 2016 o dovremo attendere la prossima generazione? Un’altra cosa vorremmo vedere presto realizzata. Priorità all’edilizia scolastica. Le scuole modenesi devono essere di modello a tutto il paese. Tra le tante cose che non vanno, il rilancio della Cultura passa anche dalla valorizzazione del patrimonio scolastico.

(Luigi Tollari, Segretario generale CST UIL Modena-Reggio Emilia)