Il grave episodio accaduto a Vignola non diventi un pretesto per bloccare le politiche a favore dell’integrazione o, peggio, per contrapporre italiani e stranieri. Lo afferma la Cisl Emilia Centrale, che condanna l’aggressione subita dai cinque minorenni italiani a opera di un gruppo di giovani immigrati. «È stata un’azione stupida ed è giusto che gli autori ne paghino le conseguenze – dice la Cisl – Ora, però, invitiamo tutti ad abbassare i toni e a non evocare immotivate paure per l’accoglienza di profughi e il rischio di terrorismo islamista. L’episodio di Vignola non cancelli quanto di buono viene compiuto da anni nel nostro territorio per favorire l’integrazione tra cittadini italiani e immigrati, soprattutto in realtà come Vignola che, con il 17,54 per cento, è tra i quindici Comuni dell’Emilia-Romagna con la maggiore incidenza di stranieri sul totale della popolazione residente. La politica deve governare questi fenomeni e la società civile può dare un prezioso contributo». La stessa Cisl ha creato vent’anni fa l’Anolf (Associazione nazionale oltre le frontiere), un’associazione di immigrati di varie etnie che fornisce assistenza per i permessi di soggiorno, ricongiungimenti e cittadinanza, supporto per i profughi, richiedenti asilo e casi di carattere umanitario che coinvolgono donne e bambini. «L’Anolf è stata promossa allo scopo di favorire l’amicizia e la fratellanza tra i popoli, nello spirito della Costituzione italiana – spiega la Cisl Emilia Centrale – Si fonda sul protagonismo degli immigrati per la tutela delle loro esigenze e la crescita della nostra società. L’assemblea dei soci e il direttivo dell’associazione sono composti prevalentemente da immigrati, mentre la rappresentanza è affidata a due co-presidenti, uno straniero e uno italiano. A Modena l’Anolf offre mediazione culturale e iniziative per favorire l’inserimento e l’integrazione degli immigrati, corsi di lingua italiana, attività ricreative e una formazione anche di carattere sindacale. Altrettanto importante – conclude la Cisl – è la rappresentanza dei bisogni specifici degli stranieri, come il diritto a casa e cittadinanza».