Spostare il nuovo collegamento nell’area di Paganine oltre le abitazioni poste a ovest dell’attuale strada di collegamento al borgo; posizionare più a nord il nuovo ramo di collegamento ai parcheggi della “Baia del Re”, dove sono effettivamente presenti parcheggi pubblici, condividendo la modifica con il Comune. E ancora, prevedere una maggiore continuità e consistenza per le fasce di ambientazione e mitigazione a verde, con riferimento al corretto inserimento nel contesto paesaggistico circostante; uniformare le aree oggetti di esproprio evitandone la frammentazione e prevedendone la connessione e l’accessibilità. Infine, realizzare le 12 barriere acustiche previste e tutti gli interventi utili alla protezione acustica prima dell’entrata in esercizio della nuova infrastruttura stradale, oltre a effettuare entro sei mesi una campagna di monitoraggio acustico che verifichi i livelli sonori presso i ricettori per i quali sono previste mitigazioni passive.

Sono queste, in sintesi, le prescrizioni del Comune di Modena al progetto definitivo della complanarina, che viene discussa in Consiglio comunale, nella seduta di oggi, giovedì 21 febbraio, per ottenere il parere favorevole in variante al Piano regolatore generale. L’assessore alla Mobilità Gabriele Giacobazzi ha illustrato la delibera con cui si dà mandato al sindaco o suo delegato di rappresentare il Comune nella Conferenza dei Servizi del 28 gennaio convocata dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per l’approvazione del progetto definitivo. “Il progetto esecutivo sarà redatto dalla Società autostrade per l’Italia (Aspi) – ha precisato l’assessore – cui spetta anche la realizzazione dell’infrastruttura sulla base della convenzione del 2002 che, tra l’altro, ha consentito l’ampliamento a quattro corsie dell’A1 Milano-Napoli tra la Modena-Brennero e Bologna Borgo Panigale. Il confronto sviluppato in Commissione Seta e quello che verrà fatto oggi in Aula, pur non potendo incidere direttamente sul progetto tecnico della Società autostrade per l’Italia, è comunque utile a fare il quadro della situazione e a chiarire l’importanza di tale intervento per la città di Modena”.

Il progetto della complanare prevede l’affiancamento del nuovo tratto di tangenziale all’autostrada A1, a esclusione della parte prima dell’innesto sullo svincolo per il casello autostradale di Modena sud, dove l’infrastruttura compie un’ampia curva verso sud per evitare di impattare Villa San Donnino (o Villa Leonardi), tutelata con decreto della Soprintendenza regionale per i Beni e le Attività culturali dell’Emilia Romagna. La realizzazione dell’infrastruttura interessa aree assoggettate a vincoli di tutela paesaggistica e ambientale, in particolare nelle fasce laterali di 150 metri dalle sponde dei torrenti Grizzaga, Tegagna/Gherbella, Tiepido e Nizzola, e le relative autorizzazioni paesaggistiche verranno rilasciate all’interno della Conferenza dei Servizi.

Le prescrizioni di modifica del progetto da parte dell’Amministrazione comunale saranno da attuarsi nella fase di progettazione esecutiva e ne verrà verificata l’ottemperanza. Nei pressi dell’abitato di Paganine, in particolare, il progetto depositato prevede la connessione della nuova tangenziale con la viabilità esistente attraverso una rotatoria sull’asse principale della tangenziale, collegata a una seconda rotatoria che ripartisce i flussi di traffico sulla viabilità ordinaria esistente e da cui parte un nuovo asse viario che affianca strada Paganine e si collega a essa solo a sud dell’abitato, in modo da evitare che il traffico da e per la tangenziale impatti sul centro abitato. La modifica prescritta dal Comune riguarda lo spostamento più a ovest del nuovo asse viario che parte dalla seconda rotatoria, così da allontanarlo dall’abitato, con miglioramenti dal punto di vista acustico, e da evitare l’impatto sulle aree di pertinenza di abitazioni poste di fronte all’abitato di Paganine. La nuova soluzione prevede invece l’esproprio di aree agricole di proprietà della ditta interessata dal passaggio del ramo di collegamento.

VIA LIBERA AL PROGETTO CON PRESCRIZIONI

Insieme alla delibera, il Consiglio comunale ha approvato anche tre odg che chiedono di sostenere proposte migliorative in sede di Conferenza dei servizi

Il Consiglio comunale di Modena ha autorizzato la partecipazione di un rappresentante del Comune alla Conferenza dei servizi del 28 gennaio per esprimere parere favorevole, anche se con prescrizioni, al progetto definitivo della “complanarina”. La delibera portata in Aula dall’assessore alla Mobilità Gabriele Giacobazzi è stata approvata, nella seduta di giovedì 21 gennaio, con il voto a favore di Pd, Sel, Futuro a sinistra, Per me Modena e CambiaModena, e con l’astensione di M5s, FI e Area popolare.

Insieme alla delibera sono stati approvati, questa volta all’unanimità, tre ordini del giorno. Uno, presentato da Pd, Sel e Futuro a sinistra e illustrato dal consigliere Fabio Poggi (Pd), è un documento di “sostegno al progetto della complanarina all’interno di un rinnovato Piano urbano della mobilità”. La mozione chiede alla Giunta di porre al centro del nuovo Piano della mobilità sostenibile l’analisi dei bisogni e di fattibilità per una serie di interventi. Sollecita inoltre ad accogliere e sostenere, in sede di Conferenza dei servizi, ogni proposta migliorativa del progetto, in particolare riguardo l’impatto ambientale e il rispetto e la salvaguardia di Villa Lonardi San Donnino.

Il secondo ordine del giorno, presentato da Per me Modena, M5s, FI e CambiaModena, e illustrato dal consigliere Marco Chincarini (Per me Modena), pone l’attenzione sulla viabilità prevista all’altezza di via Medicine, “in cui la costruzione di tale opera impatta irrimediabilmente sulla frazione Busa, che verrebbe di fatto tagliata a metà creando problemi di viabilità secondaria e condizioni di marginalità”, e chiede al sindaco o delegato, in fase di Conferenza dei servizi, di verificare, approfondire e accogliere progetti migliorativi sull’area.

Il terzo ordine del giorno, presentato da Antonio Montanini di CambiaModena ed emendato su iniziativa dello stesso consigliere, chiede all’Amministrazione di porre all’attenzione della Conferenza dei servizi la questione dell’impatto dei futuri flussi di traffico sulla viabilità della rotatoria tra la tangenziale sud, la Nuova Estense e la nuova Complanarina, e di sostenere eventuali soluzioni progettuali alternative “atte a superare la prevedibile criticità della rotatoria o ad attenuare la concentrazione di flusso del traffico veicolare”.

Gli interventi su cui l’ordine del giorno della maggioranza richiede un’analisi di fattibilità e dei bisogni, da mettere al centro del nuovo Piano della mobilità sostenibile, sono in particolare: il congiungimento del casello di Modena sud con la tangenziale Castelfranco Emilia – San Cesario; il completamento delle tangenziali di Modena con il cosiddetto bypass di Vaciglio e l’adeguamento del “nodo” di Cantone; i nuovi accessi a Modena da sud come alternativa a ovest della Nuova Estense (prolungamento delle vie Rosselli e Falcone); la variante alla via Emilia est dal Ponte di Sant’Ambrogio alla tangenziale; l’ampliamento del parcheggio pubblico scambiatore in prossimità del casello di Modena sud e la predisposizione di una fermata delle linee di trasporto pubblico; gli accorgimenti sulla strada da Portile a Paganine per evitare che diventi una scorciatoia per raggiungere la complanarina; gli accorgimenti agli accessi di via Gherbella, tali da evitare che continui ad essere una strada di scorrimento; e la realizzazione della ciclabile diretta da San Damaso a Modena.