Sgp-Ufficio-TecnicoAltro che trasparenza garantita sui dati, sui processi e sull’attività di Sgp. Semmai siamo di fronte all’esatto contrario. E la conferma di possibili gravi inadempienze rispetto a ciò che, per legge, dovrebbe essere garantito, arriva proprio dalla relazione stessa di SGP sull’attività anticorruzione del 2015 che per legge deve essere redatta e pubblicata sul sito web.
Da questa emerge infatti che  la Società, di cui il Comune di Sassuolo è unico socio, ha provveduto, attraverso il responsabile, a monitorare solo i processi relativi ad alcune aree e quindi non a tutte quelle potenzialmente a rischio di eventi corruttivi. Nonostante ció, esclude comunque, su quali basi poi non si sa, l’esistenza di eventi corruttivi e di segnalazioni che prefigurano conseguenti responsabilità disciplinari o penali. Roba da non credere! E proprio in un momento come questo,  che vede  SGP e alcuni suoi dipendenti, ora indagati, coinvolti in una inchiesta della Magistratura per  gravi imputazioni relative a possibili abusi d’ufficio.
Sul fronte poi della pubblicazione (obbligatoria per legge), dei dati dovuti sul sito web, ci pare abbia infagottato le evidenti “carenze” fra mille strati di fumo. Il problema della scarsità di personale, l’inadeguatezza della piattaforma web (costituita dall’attuale sito istituzionale del Comune, di vecchia generazione) poco flessibile e troppo complessa servono  per  avvolgere la pillola velenosa.  Il punto centrale è chiaro: la pubblicazione, obbligatoria per legge, e presupposto della trasparenza, ha avuto problemi.
La domanda a questo punto è: SGP può derogare con pretesti di questo tipo l’adempimento di obblighi di legge?  E tanto più in  base  a quale logica una società pubblica, dove 8 delle 30 unità di personale sono dirigenti (la media di un dirigente ogni 2,7 dipendenti), e dove si è  appena affidato un incarico da 100.000 euro per il nuovo direttore, lamenta carenza di personale e strumenti inadeguati?

Su questo punto ci aspettiamo chiarezza anche dall’Amministrazione del Comune che, come ente controllante, ha il diritto dovere di monitorare nonchè precise responsabilità.
Purtroppo ad oggi, tutte le risposte che, attraverso interrogazioni o atti legati ad adempimenti di legge ci sono state fornite dal comune o SGP sul fronte della trasparenza e dell’anticorruzione (temi sensibili soprattutto per un comune come quello di Sassuolo coinvolto da un’indagine della magistratura), ci sembrano scoraggianti; anziché  chiarire prefigurano nuovi vuoti, carenze, e inadempienze sulle quali, nel nostro ruolo di garanzia, pretendiamo la massima chiarezza, valendoci di  tutti gli strumenti che i regolamenti  comunali, la legge Nazionale e l’Autorità Garante Anticorruzione mettono a disposizione”.
(Il Capogruppo di Forza Italia Claudia Severi)