Si è concluso in questi giorni, con la certificazione della Regione Emilia Romagna, lo studio di microzonazione sismica e analisi delle condizioni limite di emergenza dei territori rivieraschi dell’Unione Bassa Reggiana.

Ora i Comuni di Luzzara, Guastalla, Gualtieri, Boretto e Brescello sono dotati di uno strumento che ha lo scopo di conoscere le caratteristiche geologiche e geomorfologiche di un territorio e la sua risposta in caso di terremoto. In altri termini, tale analisi ha l’obiettivo di individuare i siti nei quali si possono verificare più o meno consistenti deformazioni permanenti e critiche alle costruzioni e alle infrastrutture in seguito a un sisma.

L’attività iniziata dall’Unione dei Comuni Bassa Reggiana, con i Comuni coinvolti e la stessa Regione Emilia Romagna che ha co-finanziato lo studio, è scaturita dall’esigenza di avere uno strumento utile per l’attività di prevenzione e di riduzione del rischio sismico e le sue ricadute nelle varie fasi della pianificazione urbanistica. L’esigenza di questa indagine è emersa dall’osservazione che, dopo un terremoto, i danni provocati alle costruzioni e alle infrastrutture presentano spesso differenze sostanziali tra edifici e centri abitati poco distanti l’uno dall’altro a causa delle differente risposta sismica del substrato litologico su cui poggiano. Anche se sicuramente la qualità delle costruzioni influisce notevolmente sull’entità del danno, è importante conoscere come si propaga il terremoto nei differenti terreni.

Le conoscenze sulle alterazioni che lo scuotimento sismico può provocare sulla superficie terrestre forniscono infatti informazioni utili e talvolta indispensabili per il governo del territorio, per la progettazione e per la pianificazione d’emergenza. Sono quindi di fondamentale importanza nella pianificazione territoriale al fine di orientare la scelta delle aree nelle quali programmare i nuovi insediamenti, oltre a stabilire gli orientamenti e le modalità degli interventi nelle aree urbanizzate.

Lo studio di microzonazione sismica mette a disposizione degli enti pubblici e dei privati una banca dati sul comportamento del terreno dei Comuni interessati, in relazione ai terremoti. Queste conoscenze permetteranno di indirizzare con consapevolezza gli investimenti pubblici e privati sulle costruzioni e sulle infrastrutture.

Al fine di comprendere al meglio i contenuti dello studio, le ripercussioni sul territorio e l’utilizzo di questo strumento, è stato organizzato dall’Unione Bassa Reggiana per martedì 1 marzo un incontro rivolto a funzionari e amministratori dei Comuni coinvolti.

Fra i Comuni afferenti all’Unione, Novellara e Reggiolo erano già dotati di tale strumento, mentre Poviglio partirà con questa attività nei prossimi giorni. in questo modo tutto il territorio dell’Unione Bassa Reggiana sarà “coperto”.

 

DEFINIZIONI:

La microzonazione sismica (MS) è la suddivisione del territorio in base al comportamento del terreno durante un sisma e permette quindi di riconoscere le aree suscettibili di amplificazione del moto sismico e di eventuali instabilità. La MS fornisce quindi la perimetrazione delle zone suscettibili di amplificazione e liquefazione, quantificandone gli effetti, e indirizzando le scelte urbanistiche verso le aree a minore pericolosità sismica o programmare gli interventi in maniera consapevole, tenendo nella dovuta considerazione il comportamento del terreno durante e dopo il sisma (risposta sismica locale). La MS è stata effettuata nei centri abitati (capoluogo e frazioni), nelle aree di ricostruzione e in quelle d’interesse per future urbanizzazioni; contestualmente si è portata avanti l’analisi delle Condizione Limite per l’Emergenza (CLE) dell’insediamento urbano, ossia la valutazione dell’operatività della maggior parte delle funzioni strategiche per l’emergenza, la loro accessibilità e connessione con il contesto territoriale, a seguito del manifestarsi dell’evento sismico.