Memoriale_Shoah_BolognaImbrattato nella notte il Memoriale della Shoah a Bologna, inaugurato il 27 gennaio vicino all’ingresso della Stazione Alta Velocità in via Carracci.  Sul monumento sono stati impressi una ‘A’ anarchica, il disegno di alcuni dadi e la scritta ‘Estingui il tuo mutuo, accendi la tua banca’. Il Comune si è già attivato per pulire i graffiti.

“Le scritte di oggi sul memoriale della Shoah, quelle di ieri al monumento in ricordo ai caduti delle foibe, la derisione delle vittime nelle celle che rappresentano la loro prigionia nei campi di concentramento, le minacce di morte nei confronti del Questore e delle forze dell’ordine, sono gesti violenti che non possono essere sottovalutati o derubricati come singoli episodi di vandalismo. A Bologna c’è un gruppo di persone, ignoranti e stupide, che sta  portando avanti un vile attacco nei confronti delle vittime della nostra storia recente e delle Istituzioni, anche quelle culturali come il teatro Comunale”. Queste le parole dell’assessore regionale a Cultura, Giovani e Legalità Massimo Mezzetti, che aggiunge: “Sappiamo purtroppo bene che la stupidità a volte può diventare pericolosa. Trovo pertanto che sia necessaria una netta e immediata condanna di questi gesti da parte di tutte le forze politiche, senza alcun imbarazzo, oltre che da quelle sociali. Questa – conclude Mezzetti – dev’essere la nostra prima risposta per isolare i violenti che spero vengano nel frattempo individuati”.

La presidente del Consiglio, Simona Lembi, sugli atti vandalici nella piazza del Memoriale e alla lapide dei Martiri delle foibe: “Desidero esprimere ferma condanna per gli atti vandalici compiuti nella piazza del Memoriale della Shoah e alla lapide commemorativa dei Martiri delle foibe in via Beroaldo.  Si tratta di comportamenti incivili che, quando fatti in luoghi pubblici che ricordano pagine tragiche della storia europea, assumono il significato di una violenza inaccettabile. L’invito è a non abbassare l’attenzione su questi episodi, che anzi impongono alle istituzioni tutte la più alta vigilanza”.