Sempre più spesso il rapporto tra servizi pubblici e cittadini si smaterializza a favore della tecnologia elettronica e senza dubbio l’ambito sanitario è un settore in forte evoluzione con la certezza di trovarsi solo all’inizio di un processo. Diventa quindi davvero necessario che la Regione, aiuti e accompagni i cittadini in questo percorso anche per non vanificare gli sforzi messi in campo.
Dopo l’avvio del fascicolo sanitario elettronico, che rimane facoltativo, parte ora la ricetta elettronica che rappresenta un elemento di facilitazione per il cittadino.
Novità sono previste anche per le visite e gli esami. Le nuove norme introdotte dalla Regione prevedono una compartecipazione alla spesa per quei cittadini che, senza darne comunicazione preventiva, non si presenteranno a visite ed esami.
La norma scatta a partire dalle prenotazioni effettuate dal 4 aprile prossimo e, in caso di “data buca”, al cittadino verrà addebitato il costo del ticket rapportato alla fascia di reddito più bassa. La norma si applicherà anche alle persone che hanno diritto all’esenzione. Per evitare di pagare comunque il ticket la disdetta dovrà avvenire con
almeno due giorni di anticipo rispetto al giorno della visita o dell’esame.
Federconsumatori, che comprende e apprezza la ratio della misura (intervento su sprechi ne inefficienze, sforzo di ridurre le liste di attesa), chiede alla Regione, date le conseguenze economiche che ricadranno sui cittadini, di mettere in campo ogni azione per garantire un’adeguata informazione alle persone che si rivolgono ai CUP per le
prenotazioni. Rimane un punto, che Federconsumatori sottopone alla Regione, rappresentato dalle ragioni di forza maggiore.
Si potrebbero presentare i casi di persone che, a causa di un incidente, di una grave malattia improvvisa, di un lutto di un familiare stretto, dell’impossibilità di rientro da un Paese straniero, ecc… avranno un’oggettiva e grave difficoltà a comunicare la disdetta dell’appuntamento. Non ci parrebbe giusto fare pagare a costoro un ticket.
Certo si tratterebbe di una casistica estremamente residuale e i costi da sopportare non sono proibitivi, tuttavia, nell’ambito di un rapporto corretto tra cittadini e pubblica amministrazione, tutte le situazioni vanno adeguatamente previste per non dare adito a inutile contenzioso.
Federconsumatori sollecita la Regione a sviluppare una riflessione in merito e si dichiara pronta ad un confronto costruttivo.