saldi-invernaliChiudono oggi i saldi invernali e, stando ai nuovi dati raccolti nel mese di febbraio su un panel di punti vendita di abbigliamento e accessori in provincia, nell’ambito della nuova rilevazione realizzata da Confcommercio Modena, si conferma la crescita delle vendite, stimata nel complesso di poco al di sotto del 15%.

Unendo i dati raccolti nel mese di gennaio a quelli nuovi del mese di febbraio, l’indagine ha poi evidenziato, per l’intero periodo dei saldi invernali, un andamento stabile delle vendite per il 45% degli operatori intervistati, ed in aumento per il 27,5%. Numeri che, come visto a gennaio, confermano un trend, in atto negli ultimi anni, ad una progressiva ripresa delle vendite nei saldi: da quattro anni a questa parte è infatti costantemente in crescita il numero degli imprenditori che rileva un aumento (dal +17,5% del 2014, al +26,7% del 2015 fino al 27,5% del 2016).

Il panel di imprese intervistate era costituito in netta prevalenza da punti vendita di beni per la persona, suddiviso tra abbigliamento (70%) e calzature/accessori di pelletteria (30%). Cosicchè l’indagine ha permesso di mettere in luce come nel settore abbigliamento i clienti si siano orientati in modo netto sull’acquisto di capispalla (piumini, parka, giubbotti e cappotti), maglioni e pantaloni. Nel segmento calzature ha invece prevalso l’acquisto di francesine, scarponcini, stivali e scarpe sportive, mentre tra gli accessori le scelte sono cadute soprattutto su borse, sciarpe e, in tono minore, berretti.

Rispetto infine all’andamento della spesa in saldo, circa due terzi di chi ha dichiarato vendite in aumento (27,5%) ha avuto incrementi fino al 20%, mentre la restante parte ha riscontrato aumenti con percentuali di poco inferiori al 30%: la tendenza complessiva, è, comunque ad un progressivo recupero dei valori dal 2013 ad oggi. E se la spesa media pro-capite si rivela in linea con quella degli ultimi anni, attestandosi intorno ai 90-95 euro, appare significativo l’aumento riscontrato quest’anno nella fascia tra i 50 e i 200 euro: un dato, questo, a sostegno della tendenza evidenziata a spostare nel periodo dei saldi acquisti rimandati in stagione.

Andrea-Abbruzzese“I dati – commenta Andrea Abbruzzese, presidente provinciale di Federazione Moda-Confcommercio – hanno permesso non solo di confermare il buon andamento delle vendite in saldo, già osservato a gennaio, ma anche di fotografare un quadro del settore, che presenta meno nubi dense rispetto al passato: tra gli operatori non c’è la sensazione che la crisi sia definitivamente alle spalle, ma nella grande maggioranza dei casi si guarda finalmente con maggiore fiducia ed ottimismo al futuro”.