Scuola-India“Essere sindacalisti vuol dire, anche, essere partecipi e promotori di un grande desiderio collettivo a favore di chi ha più bisogno”. Sono le parole di Simonetta Sambiase, del Coordinamento donne della Cisl Emilia Centrale nel commentare il progetto di solidarietà per il sostegno a una scuola indiana di 120 studenti, di cui un quarto orfani che, nella cultura locale, valgono meno dei bambini con genitori. Questo progetto si lega alle celebrazioni dell’Otto marzo, all’insegna non solo della normalizzazione del genere ma anche della solidarietà che non può mai avere barriere o confini.

La scuola che il Coordinamento Donne Cisl e Coordinamento Donne Fnp Emilia Centrale  ha “adottato” è una piccola e poverissima realtà nella cittadina di Munnar, nell’India meridionale, dove Sonia Costi, coordinatrice Femca Emilia centrale, lo scorso febbraio si è trovata testimone di questa condizione. L’istituto ospita orfani di diversa età, cercando di dar loro rifugio e futuro, ma manca di ogni cosa: si fa lezione all’aperto, in un cortile di terra battuta, una sola insegnante, una cucina poverissima ai limiti della sopravvivenza e niente banchi. I banchi e le sedie sono il sogno di tutti. “Scene che abbiamo sentito raccontare in Italia dai nostri nonni, ma ancora così attuali e quotidiane nelle aree povere del pianeta”, commenta William Ballotta, segretario generale Cisl Emilia Centrale. Di qui il proposito di attivarsi per realizzare il sogno/bisogno di quella piccola scuola dall’altra parte del globo, per “sostenere una realtà incrociata in un mondo possibile senza barriere”. Dalla data dell’Otto marzo fino al giorno di Pasqua, il Coordinamento si porrà l’obiettivo di raccogliere fondi per dare tetto, futuro e sedie a quei bambini e ragazzi di Munnar.