interventoSaerNotteTecnici della stazione Monte Cimone del Soccorso Alpino Emilia Romagna sono impegnati dalle ore 19:19 di questa sera in un intervento di soccorso di un escursionista in difficoltà. Ad attivare le squadre di terra del Saer, insieme all’elicottero del 118 della base di Pavullo, è stata la centrale operativa del 118, in seguito a una chiamata ricevuta alle ore 18:59 da un uomo di circa 35 anni che si trovava a ridosso della croce del Monte Giovo, sopra al lago Santo modenese, nel comune di Pievepelago. Sfinito dalla fatica e stremato, ha dovuto chiamare i soccorsi per essere recuperato. La comunicazione tra l’escursionista in difficoltà e la centrale operativa è stata fortemente complicata dalla scarsa copertura telefonica della zona, che ha reso difficile il passaggio di informazioni e la conseguente individuazione del luogo dove si trovava l’uomo. Intorno alle 19.19 sono state attivate come detto le squadre di terra e l’elisoccorso. L’elicottero ha tentato un avvicinamento, ma la cima era in nube ed è dovuto rientrare. Hanno proseguito lungo il sentiero che dal lago Santo – dove è stato sistemato il campo base – porta a Monte Giovo due squadre di terra del Soccorso Alpino, formate entrambe da 4 tecnici. La fase di avvicinamento è stata complicata dal forte vento in quota e dalla scarsa visibilità. Alle 22.24 la prima squadra del Saer ha raggiunto l’escursionista, seguita dopo circa venti minuti dalla seconda squadra. L’uomo è stato subito rifocillato con tè caldo e viveri. Le sue condizioni comunque sono buone, e non avendo traumi ha potuto riprendere la strada del ritorno con le sue gambe, accompagnato dai soccorritori. Le due squadre e l’escursionista stanno ancora percorrendo il sentiero che dal Giovo scende al campo base del Lago Santo. L’intervento è quindi tuttora in corso, e dovrebbe concludersi tra un’ora circa.