Franca-Cerverizzo-ok“Stiamo seguendo sulla stampa, come tanti sassolesi, la “querelle“ tra un Organo Istituzionale (Sindaco), un  cittadino (esercente di un bar) e di riflesso il Corpo dei Vigili Urbani.

In questi ultimi giorni è addirittura intervenuto un Sindacato dei Vigili Urbani, in perfetta sintonia con la mai superata logica delle “corporazioni“ di infausta memoria.

Motivo del contendere:  supposte attenzioni vessatorie, da parte di un Vigile Urbano nell’esercizio delle proprie funzioni, nei confronti della titolare del bar.

Si dice che la questione  va avanti da mesi, con  interventi di legali e dal responsabile del Corpo dei Vigili Urbani, ovviamente con corrispondenza riservata.

La cosa si è animata quando una Consigliera Comunale, sempre si dice, in rapporto di “more uxorio“ con il Vigile Urbano ha fatto un accesso agli atti per conoscere, nel particolare, lo stato delle cose.

Una volta autorizzato l’accesso agli atti, ricavata copia, la Consigliera avrebbe consegnato il fascicolo al Vigile Urbano.

Fermo restando il diritto Costituzionale, codificato in una normativa specifica, per l’accesso  a tutti gli atti della pubblica amministrazione nella quale esercita il potere ispettivo e di controllo, riconosciuto alla Consigliera Comunale,  è evidente che a tal punto, indipendentemente dal merito e dai comportamenti del Vigile Urbano, la questione afferisce l’uso della documentazione, legittimamente, acquisita.

Il nostro dubbio, dovrebbe essere sempre presente da parte di chi pratica la politica, rimane e pertanto da subito, insieme ai colleghi di API, abbiamo chiesto l’intervento della Presidenza del Consiglio Comunale, Istituzione custode della normativa e dei regolamenti.

Una sua parola di chiarimento potrebbe dirimere la questione e fare abbassare i toni che impropriamente il Signor  Sindaco, e  partigiani al seguito  ha contributo a rinfocolare.

La Istituzione e  regolamenti, sono cosa seria ed importante, tutti dobbiamo rispetto”.

 

(Partito Socialista Italiano Sassuolo)