patateLa Procura di Bologna ha chiuso un’inchiesta sulla commercializzazione di patate: sono 23 i destinatari di avvisi di fine indagine, a 14 è contestata l’associazione per delinquere finalizzata a commettere frodi ai danni della grande distribuzione con l’immissione in commercio, tra 2013 e 2014, di prodotti con etichette che riportavano dati non veri e con false indicazioni sui luoghi di provenienza, coltivazione e qualità.

L’inchiesta partì da alcune denunce della Forestale e verifiche su tonnellate di merce di prodotti, soprattutto patate, in alcuni casi cipolle. A volte si è riscontrata l’indicazione ‘made in Italy’ per alimenti di provenienza europea o extraeuropea, altre volte era attestata una qualità superiore a quella effettiva, oppure un’origine geografica protetta per alimenti provenienti da località diverse da quelle dichiarate, o una falsa provenienza da agricoltura biologica.