“Promuovere reti di collaborazione tra le associazioni culturali, anche per elevare il livello qualitativo e la professionalità nell’offerta di iniziative per il pubblico”. Sintetizza così l’assessore alla Cultura Gianpietro Cavazza uno dei principali obiettivi dei bandi per raccogliere progetti per l’Estate modenese del 2016, con contributi economici che ammontano complessivamente a 180 mila euro per le attività che si svolgeranno tra giugno e agosto.

I bandi sono stati pubblicati sul sito del Comune (www.comune.modena.it, per informazioni: info.cultura@comune.modena.it), con i moduli per presentare i progetti entro giovedì 12 maggio, dopo un confronto con le associazioni che ha permesso “di aggiornare i criteri rispetto allo scorso anno – aggiunge Cavazza – e di definire meglio alcuni aspetti dei due avvisi, uno relativo a tutta la città, sull’esempio di quello dello scorso anno, l’altro specifico per l’animazione dei Giardini ducali”.

Per il bando generale sono previsti contributi per 65 mila euro, 15 in più rispetto al 2015 ma con l’esclusione della copertura della Siae che lo scorso anno ha “pesato” per circa 13 mila euro. “La cifra generale, quindi, sostanzialmente non cambia – precisa Cavazza – ma ovviamente con questa formula si introduce più flessibilità e le associazioni vengono maggiormente responsabilizzate. Con la Siae, comunque, abbiamo già svolto una serie di incontri per definire un coordinamento e una facilitazione per le procedure amministrative”. Il contributo per ogni associazione non potrà essere superiore ai 20 mila euro, a copertura di una percentuale massima del 65 per cento del costo dell’iniziativa. Per definire la graduatoria una commissione tecnica assegnerà i punteggi sulla base di quattro criteri: rete dei soggetti promotori del progetto, livello qualitativo dei contenuti artistici e culturali, sostenibilità economica, valenza sociale.

Il bando per i Giardini ducali prevede un contributo a base di gara di 115 mila euro e come requisito di ammissione dei candidati l’esperienza almeno triennale maturata negli ultimi cinque anni di gestione di programmazioni complesse realizzate all’aperto, attività prevalentemente in ambito culturale e nello spettacolo dal vivo e un fatturato di almeno 100 mila euro all’anno negli ultimi tre anni. Dopo il confronto con le associazioni è stato puntualizzato che il giro d’affari potrà essere calcolato anche sommando quello delle associazioni riunite in collaborazione, ma almeno uno dei soggetti, il cosiddetto capogruppo, deve aver avuto in giro d’affari non inferiore a 70 mila euro all’anno.

Per definire il vincitore, il 70 per cento del punteggio sarà assegnato in base alla qualità progettuale (contenuti artistici e culturali, numero di iniziative, rete dei soggetti promotori, valenza sociale del progetto), mentre la proposta economica peserà per la quota rimanente.

 

ASSEGNATI 120 MILA EURO AI PROGETTI 2016

Dal cinema alla musica, dal teatro fino alle fiabe e alle rievocazioni storiche. Sono gli ambiti nei quali si sviluppano i 46 progetti delle associazioni culturali modenesi che ricevono un finanziamento in seguito al bando promosso dal Comune di Modena. Tutte le proposte culturali, alle quali sono assegnati contributi per un totale di 120 mila euro, saranno realizzate entro il 2016.

Al bando, che si è chiuso lo scorso febbraio, le associazioni hanno risposto con 29 proposte relative a rassegne, programmazioni annuali e cicli che si sviluppano in diversi appuntamenti in un arco temporale esteso, 28 delle quali ammesse a contributo (quella esclusa era stata presentata per errore sul bando annuale invece che su quello estivo); 21 sono state invece le domande per progetti speciali e singole iniziative, di breve durata, da svolgere in occasione di particolari circostanze, eventi e ricorrenze, 18 delle quali ammesse a contributo (tre non hanno superato la soglia minima di punteggio prevista dal bando).

Sul budget complessivo di 120 mila euro (20 mila euro in più rispetto all’analogo bando per il 2015), 90 mila sono stati assegnati ai progetti di portata annuale e 30 mila euro invece alle singole iniziative legate a occasioni particolari.

Sono cinque i criteri di valutazione dei progetti previsti dal bando: valenza sociale della proposta; rete dei soggetti promotori; livello qualitativo dei contenuti artistici e culturali; sostenibilità economica; organizzazione.

Il nuovo sistema di “premialità” delle proposte culturali, secondo i criteri stabiliti dal bando pubblico, si è confermato come una delle azioni innovative previste nella cornice complessiva del “Piano regolatore della cultura”, definendo nuove modalità di rapporto tra l’Amministrazione comunale e le associazioni che operano in campo culturale, sotto i diversi profili di carattere economico e organizzativo. Il bando 2016, pur conservando l’impianto sostanziale di quello “sperimentale” attivato per la prima volta nel 2015, ha previsto significative innovazioni in relazione ai criteri di valutazione, al sistema di attribuzione dei punteggi e alla soglia minima di “accesso” ai contributi (lo scorso anno era di 75 punti, quest’anno di 65), che sono risultate funzionali e hanno consentito una valutazione più flessibile dei progetti, anche in considerazione delle osservazioni raccolte da parte dell’Amministrazione, dialogando le associazioni cittadine, sia nel corso di singoli incontri, sia durante le assemblee convocate nel novembre 2015 e nel gennaio 2016.