Bologna-carabinieriPerde 300 euro ai videopoker poi, in prossimità dell’orario di chiusura, estrae un coltello lo punta alla gola al barista impossessandosi dalla cassa di circa 200 euro. Teatro della brutale rapina consumata questa notte è stato l’interno di un bar ubicato in prossimità del centro storico di Reggio Emilia dove sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo Radiomobile su richiesta del barista che ha lanciato l’allarme al 112. I militari del Nucleo Radiomobile acquisita la descrizione del malvivente hanno avviato le ricerche del rapinatore localizzandolo poco lontano: in sua disponibilità 160 euro ritenuti provento del colpo. Con l’accusa di rapina aggravata i Carabinieri hanno arrestato un 46enne calabrese residente in città, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana. In fatti poco dopo le 00,00 di questa notte quando il barista del Caffe.

L’allarme al 112 dei Carabinieri poco dopo la mezzanotte quando il barista del Caffè all’Angelo, ubicato in Viale Umberto I di Reggio Emilia, chiamava il 112 dei Carabinieri segnalando di aver subito una rapina. Sul posto convergeva immediatamente una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia ai cui operanti il barista, un 22enne residente in città, riferiva che l’ultimo avventore del locale si era lamentato per la perdita di euro 300,00 ai videopoker. Il cliente dopo aver lamentato la perdita estraeva un coltello e portatosi dietro al bancone di mescita dove si trovava il barista dopo averlo immobilizzato puntandogli il coltello al collo dopo aver ottenuto l’apertura della cassa prelevava circa 200 euro dileguandosi.

Raccolta la descrizione del malvivente, i Carabinieri si ponevano alle sue ricerche rintracciando nella vicina via Antonio Urceo un uomo corrispondente esattamente alla descrizione fornita dalla vittima. In disponibilità dell’uomo, identificato nel citato 46enne, circa 160 euro poi ricondotti al provento della rapina. Le univoche responsabilità dell’uomo in merito alla rapina sono poi giunte dallo stesso barista che in apposita seduta di individuazione fotografica riconosceva l’individuo fermato dai Carabinieri l’uomo che l’aveva rapinato poco prima. Alla luce dei fatti il calabrese veniva arrestato con l’accusa di rapina.