Unesco-CastelnovoMIl convegno che si è svolto ieri sera, lunedì, a Castelnovo Monti sull’area Mab Unesco dell’Appennino tosco emiliano è stato un momento importante: ha di fatto segnato un traguardo, a quasi un anno dal riconoscimento di area Mab, ed ha posto le basi per il lavoro dei prossimi mesi. La serata ha visto una buona partecipazione, anche grazie alla presenza di relatori di rilievo: Philippe Pypaert, Rappresentante dell’ufficio Europeo Unesco,  Emanuele Ferrari, vice Sindaco di Castelnovo Monti, Fausto Giovanelli, Presidente del Parco nazionale dell’Appennino tosco emiliano, e testimoni di settori fondamentali dell’area Mab: il volontariato, con il Presidente della Croce Verde di Castelnovo Monti e Vetto Iacopo Fiorentini; la scuola, per la quale interverrà l’insegnante Laura Campari; l’agricoltura, con la testimonianza di Sara Laberenti, dell’azienda agricola Varo di Carpineti, che fa parte del progetto Futuro Verde (che riunisce numerosi giovani imprenditori della montagna). Sul significato della serata spiega Fausto Giovanelli: “Mab Unesco Appennino, a 11 mesi dal riconoscimento, cammina e convince. Sembra già sconfitto e scongiurato il pericolo che la Riserva Unesco sia vissuta come pura immagine. In questi 11 mesi hanno camminato azioni di divulgazione, condivisione e costruzione delle basi per dare corpo concreto e operativo alla missione di MabAppennino. La mostra “Behind food sustainability” divulgativa e documentaria, allestita per Expo, ha circolato attraverso 20 località diverse, da Langhirano a Frassinoro, da Lucca a Vezzano sul Crostolo. In ventiquattro Consigli Comunali è di nuovo stata discussa e condivisa una assunzione di responsabilità circa la partecipazione alla governance,che dovrà formalizzare sedi ed organismi partecipativi entro il 2016. La regione Emilia Romagna ha colto il valore del riconoscimento per tutto l’Appennino: ha accresciuto la sua vicinanza all’iniziativa del nostro Parco Nazionale, ha scelto di tenere la Conferenza della Montagna a Castelnovo Monti, l’individuandone il territorio come priorità per “le aree interne”. Diverse manifestazioni, a partire dalla riuscitissima sessione 2016 della rassegna Menu a km 0, hanno incluso e fatto vivere le idee forza di Mab Unesco Appennino. Sono in corso azioni di internazionalizzazione attiva delle nostre eccellenze e al tempo stesso di un confronto diretto col mondo. Sono stati elaborati, condivisi, candidati due progetti ispirati e coerenti con il programma Mab sul Por – Fesr Emilia Romagna. Uno presentato dai comuni di Quattro Castella e Langhirano, propone interventi sui castelli di Bianello e Torrechiara come “porte” dell’Appennino e dell’area Mab Unesco. L’altro, presentato dai Parchi nazionali e regionali e dai comuni dell’Appennino reggiano e parmense, sul varo del grande cammino Via Matildica del Volto Santo, sul turismo in bicicletta nelle stazioni sciistiche e in altri centri di turismo, avendo come riferimento il paesaggio Unesco della Riserva di Biosfera”. Conclude Giovanelli: “Viene colto così immediatamente, l’obiettivo essenziale della missione del Mab Appennino: l’investimento sulle risorse umane, sulle loro motivazioni e capacitazioni. Se i giovani dell’Appennino cresceranno in competenze, professionalità, apertura al mondo, portandosi dentro l’imprinting di un grande senso di appartenenza e di un nuovo orgoglio e conoscenza di territorio,i risultati non mancheranno. È una semina, questa, che promette qualcosa di importante per il futuro. Personalmente ritengo sia l’investimento più grande e più felice che si possa fare sul nostro territorio. È il capitale umano la risorsa strategica da costruire in Appennino. E per questo Mab Unesco può essere un aiuto davvero importante”. In questo senso partecipata ed importante è stata la mattinata di oggi che ha visto al Teatro Bismantova gli studenti delle scuole superiori per confrontarsi con Pypaert, Giovanelli e Ferrari. In particolare Pypaert ha lanciato un messaggio forte: “Ci si può prendere cura del pianeta garantendoci uno stile di vita comunque buono. Grazie a tutti voi di essere Unesco insieme a me e insieme a tanti altri”.