Re70VotoDonneL’anniversario del voto alle donne compie 70 anni, e il Comune di Reggio Emilia — di concerto con la Fondazione nazionale Nilde Iotti, la Regione Emilia-Romagna, Anpi e Istoreco — si attiva per le celebrazioni portando in città varie iniziative dedicate alle madri costituenti e a tematiche di attualità politica.

Il 21 maggio ha luogo, nella Sala del Tricolore, un convegno di respiro nazionale che vedrà la presenza, tra gli altri, della ministra Maria Elena Boschi. Grazie al progetto regionale ‘Madri della Res Publica’, il 21 maggio saranno esposte, sulla facciata del Municipio di Reggio Emilia, le gigantografie delle prime donne reggiane protagoniste della ricostruzione morale e sociale dopo il ventennio fascista: Nilde Iotti e Lina Cecchini. In giugno saranno in mostra, presso la Ghirba-Biosteria della Gabella, foto e biografie delle donne elette in Consiglio comunale, comprese quelle della prima consigliatura nominate dal Comitato di Liberazione Nazionale, e il 10 giugno la storica Elisabetta Salvini ne racconterà le storie. Infine si richiede, con una ‘public call’, il contributo dei cittadini a recuperare documenti, foto, filmati storici sulle donne della provincia di Reggio Emilia, che hanno contribuito, con piccole e grandi azioni, alla rinascita democratica di Reggio Emilia e del Paese. Il materiale andrà a costituire un Archivio storico gestito da Istoreco.

Tutte le iniziative sono svolte per celebrare l’importanza dell’acquisizione dei diritti fondamentali e delle figure femminili che, partecipando alla vita politica locale, vi contribuirono. Le donne italiane, che ottennero sulla carta il diritto di voto il 2 febbraio del 1945 con un decreto varato dal governo Bonomi, dovettero attendere il 10 marzo del 1946 per ottenere la piena acquisizione dei diritti politici, con la possibilità di essere elette. E fu nel 1946, prima in occasione delle elezioni amministrative, poi per il Referendum istituzionale e l’elezione dell’Assemblea costituente del 2 Giugno, che per la prima volta poterono esprimere, in modo libero, il loro voto.

 

Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato Natalia Maramotti, assessora con delega alle Pari opportunità, Antonella Incerti, deputata e consigliera Fondazione Nilde Iotti, Nando Rinaldi, direttore Istoreco e Fiorella Ferrarini, della segreteria dell’Anpi di Reggio Emilia.

“Attorno a queste ricorrenze si celebra il senso delle istituzioni pubbliche e le comunità che le istituzioni rappresentano — ha detto l’assessora Maramotti — Le iniziative in programma in occasione del 70° anniversario vanno a integrare il percorso di sensibilizzazione che l’Amministrazione sta sviluppando sul tema dei diritti delle donne, dal flashmob in occasione della ricorrenza del primo voto, al percorso di drammatizzazione con i ragazzi delle scuole superiori. Per un Paese stringersi attorno a delle celebrazioni così importanti permette di fare memoria e costruire futuro. Sono elementi distintivi, identitari di Reggio Emilia, che ha visto un bel protagonismo femminile nel progresso sociale e democratico del nostro Paese”.

L’onorevole Incerti ha esposto il programma della giornata del 21 maggio, sottolineando che l’obiettivo del convegno è declinare al presente il tema dei diritti, sotto diversi aspetti, dalla maternità, ai nuovi diritti, tra i quali quelli di cittadinanza, alle nuove leggi sulle Pari opportunità. “Vogliamo restituire il senso di continuità, quel filo rosso che seppero tenere le donne della Costituente nel corso della storia, il ruolo fondamentale che ebbero nella stesura stessa degli articoli della Costituzione — ha aggiunto Incerti — Potremo approfondire il tema dei diritti anche nella situazione attuale, grazie alla presenza della ministra Boschi, che ha di recente ricevuto la delega alle Pari opportunità”.

Nando Rinaldi ha poi illustrato le modalità di raccolta del materiale d’archivio storico per la ‘public call’, che durerà per tutta l’estate, mentre Ferrarini ha sottolineato l’importanza di queste iniziative per “ricordare le 800 donne di Reggio Emilia che parteciparono alla Resistenza. Donne che restarono nell’ombra, non chiesero riconoscimenti, ma che ebbero un ruolo fondamentale per il progresso del Paese”.

 

CONVEGNO ‘LA REPUBBLICA DELLE ITALIANE’ — Il convegno, che si svolge il 21 maggio nella Sala del Tricolore, vuole sottolineare il valore storico, sociale e democratico delle donne nella vita pubblica. Dalle ore 9.30 sono previsti gli interventi del Sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, dell’assessora a Pari opportunità Natalia Maramotti, del Presidente dell’Istituto Cervi Albertina Soliani e di Fiorella Ferrarini dell’Anpi Reggio Emillia. Interverranno poi, con la conduzione di Sara Di Antonio, l’Onorevole Antonella Incerti, che parlerà della ‘Legge quadro nazionale sulla parità’, Francesca Russo che approfondirà la figura di Nilde Iotti, Donata Gottardi su ‘Lavoro e maternità’, la senatrice Livia Turco con ‘Una nuova cultura della convivenza’, ed Elisabetta Gualmini, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, con un intervento dal titolo ‘Donne e politica’. Conclude la Ministra per le Riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi.

Negli intermezzi l’attrice Monica Morini, accompagnata al pianoforte da Claudia Catellani del Teatro dell’Orsa, si esibirà in una performance dal titolo ‘Voto alle donne. Da Nilde Iotti a Aung San Suu Kyi’, e saranno proiettate delle video-interviste a tema ‘Il diritto al voto e al lavoro’ di Alessandro Scillitani .

 

‘MADRI DELLA RES PUBLICA’ — Per celebrare la ricorrenza del 70° in concomitanza con la festa nazionale del 2 Giugno, il Comune di Reggio Emilia ha aderito a un progetto regionale partecipativo, dal titolo ‘Madri della Res publica’, della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione col Centro documentazione donna di Modena. Il progetto, che è stato rivolto a tutti i Comuni della Regione Emilia-Romagna, prevede una mostra all’aperto, da realizzarsi con gigantografie e pannelli delle prime donne elette nei Consigli comunali delle diverse città. Per Reggio Emilia, le donne protagoniste della ricostruzione morale, valoriale e sociale delle comunità dopo il ventennio fascista, sono Nilde Iotti e Lina Cecchini. I pannelli con le loro gigantografie saranno esposti dal 21 maggio al 10 giugno sulla facciata del Municipio di Reggio Emilia, in piazza Prampolini. Tutte le immagini delle prime amministratrici di ogni città andranno poi a comporre un catalogo online prodotto dalla Regione.

Il progetto ha l’obiettivo di sottolineare come, con l’acquisizione dei diritti politici, le donne poterono interessarsi non solo della res familiaris ma anche della res publica; si intende creare un ‘filo rosso regionale’ capace di dipanarsi tra le molteplici proposte che ciascun Comune metterà in cantiere, rappresentato dalle soggettività politiche delle prime elette nei Comuni della Regione.

 

MOSTRA DELLE PRIME DONNE DEL CONSIGLIO — L’iniziativa continuerà con una mostra, in collaborazione con Anpi e Ghirba, che viene inaugurata nei locali della Gabella in via Roma, il 10 giugno. Nella sede della Gabella si esporranno pannelli riportanti foto e biografie di tutte le donne reggiane nominate nella Prima consigliatura, del 1945, dal Cln: Angiolina Bellentani, Ilva Ferraboschi, Maria Tagliavini e Leocadia Dalzini, e da quelle elette nella Seconda consigliatura (dal 1946 al 1951), appunto Nilde Iotti e Lina Cecchini. Il 10 giugno si terrà inoltre una conferenza tenuta dalla storica contemporanea Elisabetta Salvini che racconterà, attraverso i volti e le storie delle donne, la partecipazione femminile alla vita politica dell’Italia.

 

PUBLIC CALL ‘MADRI DELLA RES PUBLICA’ — In collaborazione con Istoreco, ha inizio un’operazione di recupero, salvaguardia e ricerca di immagini, documenti, testi, filmati, che testimonino le prime donne che hanno esercitato il diritto al voto. Apre oggi una ‘public call’ dove si invita la cittadinanza alla raccolta di materiale storico (fotografie, documenti, testimonianze) sulle prime donne che hanno partecipato alla vita politica di Reggio Emilia. Il materiale pervenuto, che può essere donato in originale, o in copia, andrà a implementare l’archivio storico comunale gestito da Istoreco (per contribuire scaricare il modulo sul sito del Comune e Istoreco).

 

NOTIZIE BIOGRAFICHE SU IOTTI E CECCHINI — Lina Cecchini insegna dal 1937 al 1973 all’Istituto magistrale, dove trasmette valori dell’antifascismo, dell’uguaglianza e della libertà. Combatte le leggi razziali e partecipa attivamente alla Resistenza. Nel settembre del 1945 è una delle cinque donne nominate in Consiglio comunale, viene eletta il 31 marzo del 1946 e partecipa con passione alla seconda consiliatura. Il 30 ottobre del 1952 entra in Parlamento della Repubblica in sostituzione dell’amico Giuseppe Dossetti.

Nilde Iotti, una delle ventuno madri della Costituzione e prima donna Presidente della Camera, non segue un percorso di formazione tradizionale: in casa conosce il socialismo prampoliniano e frequenta l’università Cattolica. Il suo percorso politico è segnato dal cugino comunista Valdo Magnani e dalla stessa professoressa Cecchini, futura esponente DC, che già nel ’43 la coinvolge in un ciclo di conferenze antifasciste clandestine. Irrompe sulla sciena pubblica nell’autunno del 1945, prima come segretaria dell’Unione Donne Italiane di Reggio Emilia, poi nel 1946 quando viene eletta consigliera comunale tra le file del Pci. Il resto della storia è a tutti nota.