VillaSorraFestivalFiabaConferenze, spettacoli, performance, concerti, lectio magistralis, mostre d’arte visiva, video installazioni – tutte nate ad hoc – oltre ad una mostra fotografica con opere selezionate dal maestro Franco Fontana, a cura di CarpiMade: questo e tanto altro in programma per la terza edizione del Festival della Fiaba, da giovedì 9 a domenica 19 giugno a Villa Sorra di Castelfranco Emilia, in provincia di Modena. Il tema caratterizzante di quest’anno sarà “Illud tempus – C’era una volta”, ovvero il tempo nella fiaba, che sarà declinato e indagato in diversi aspetti e sfumature, a cominciare da una serie di conferenze dedicate: tra gli altri Andrea Baraldi, del Dipartimento di Scienze Agrarie e Agroalimentari dell’Università Federico II di Napoli, parlerà dell’ “Empatia tra mondo mentale e intelligenza artificiale”, in un itinerario al di fuori della sfera spaziotemporale (sabato 11, ore 20.30). Adriana Querzè terrà invece una lectio dal titolo “C’era una volta, lontano lontano. Spazio e tempo nelle fiabe tradizionali” (giovedì 16, ore 20.30), mentre Magda Indiveri scrittrice, insegnante e vicepresidente dell’associazione di lettura “La Bottega dell’Elefante” di Bologna parlerà dell’antichissima arte dell’orlare, nell’ambito della conferenza “Orli, fenomenologia del c’era una volta”: un sigillo, un demarcatore, una soglia alla Genette che spalanca mondi sconosciuti, il limite in cui narrare l’illimitato (sabato 18, ore 20.30).

Tutte le conferenze, a ingresso gratuito come l’accesso al Festival, si svolgeranno ogni sera all’interno della Serra di Villa Sorra.

Tra gli spettacoli – con un biglietto dal costo variabile e per cui la prenotazione è obbligatoria – da non perdere “Zebio Còtal”, dall’omonimo capolavoro di Guido Cavani, epopea della miseria contadina con una tensione da tragedia classica e un respiro da epica antica con Giulio Costa, in collaborazione con Ferrara Off (venerdì 10 e sabato 11, ore 21.30), oltre a “Fuprepa”: futuro, presente e passato, i tre tempi del ricordo. Uno spettacolo itinerante nel Bosco di Villa Sorra, per uno spettatore alla volta, ideato e diretto da Nicoletta Giberti, direttrice artistica del Festival della Fiaba (tutte le sere del primo fine settimana, in diverse repliche).

Per quanto riguarda le installazioni, tra le altre, Alessandra Calò – vincitrice di Fotografia Europea 2014 sezione off – presenta “Secret Garden”: integrata ad hoc per il Festival, propone ventiquattro opere capaci di far riaffiorare emozioni e pensieri dimenticati attraverso antiche lastre negative raffiguranti donne dei primi anni del secolo scorso. L’installazione sarà visibile per tutta la durata del Festival, ma nel suo ambito ci saranno tre appuntamenti con performance sonore: si comincia con quella di Dalila Longo (giovedì 9, ore 22.00), poi sarà la volta di Mara Redeghieri (domenica 12, ore 21.30) e, infine, della cantautrice indi rock Maria Antonietta (venerdì 17, ore 21.30). Ma la musica sarà protagonista di “Illud tempus” nella Fiaba anche con concerti dedicati, tra cui si segnala quello dei Pylon Trio, che rilegge la storia del jazz in chiave contemporanea e lievemente ironica, animando i cortometraggi di Ladislas Starevich (giovedì 9, ore 22.30), oltre alla performance – dj set “La Màquina Parlante” di Matteo Scaioli, che unisce la tecnologia più avanzata (mixer, delay) e quella più antica (grammofono a manovella di vari tipi). Imperdibile poi il concerto “Chrono” che Stefano Battaglia – pianista e compositore di fama internazionale – ha pensato appositamente per questa edizione del Festival della Fiaba: Chrono è il tempo come intervallo, intervallo che si regge collegando vita passata (o il ricordo di essa) e gettandola nel futuro, attraverso lo strumento dell’adesso (giovedì 16, ore 21.30). Alessandro Bosetti, artista sonoro e radiofonico, compositore e performer con il suo concerto “Orologio” mostrerà come la voce stessa può essere uno strumento per l’artista (sabato 18, ore 21.30). E ancora tante le performance realizzate ad hoc per il Festival, come “Olim”, a cura di Stefano Vercelli e Drama Teatro: un video sul soffitto di Villa Sorra che mostrerà volti sempre sorridenti di donne e uomini di differenti età, regioni e nazionalità, nel momento in cui iniziano a raccontare una fiaba (venerdì 17 e domenica 19 alle ore 21.30 e 22.00) e “Distruzione e ricostruzione del padre”, una mix media installation di Andrea Saltini in forma di memorandum/scenografico (venerdì 10 ore 22.30).

Otto giorni densi di appuntamenti quindi, in cui ogni sera saranno narrate in voce semplice numerose fiabe, per creare un momento di incontro oggi più che mai necessario. Perchè il Festival nasce per abbattere le frontiere tra le discipline, creare una via per aprire il pensiero, suscitare domande e incontrarsi, perchè la fiaba, con il suo messaggio sociologico e archetipico, è il canale ideale per indagare le dinamiche umane, con un potenziale di indagine antropologica e psicologica molto profondo. Il Festival della Fiaba è una manifestazione rivolta prevalentemente ad un pubblico adulto, infatti le fiabe nascono per gli adulti, ma i bambini saranno accolti con appuntamenti pensati esclusivamente per loro nelle due domeniche, il 12 e 19 giugno.

“Il Festival della Fiaba nasce dallo stesso impulso che nel tempo ha mosso l’uomo a raccontare fiabe: l’incontro con il substrato inconscio e l’effetto vivificante che se ne trae, raccontandole, leggendole o semplicemente ascoltandole – spiega Nicoletta Giberti, direttrice artistica e ideatrice della manifestazione – la fiaba è fatta di simboli che si ripetono dalle origini in tutto il mondo, ed è nata per gli adulti, i bambini erano ascoltatori occasionali, di passaggio”.

Ecco allora un Festival unico su tutto il territorio nazionale, che ricrea quello che un tempo veniva definito “focolare”, celebrando il rito della narrazione e predisponendo i suoi visitatori a uno stato di ascolto, perchè le fiabe mettono in scena da sempre la stessa storia: l’identificazione del sé. Ogni volta che una fiaba della tradizione viene raccontata, qualcosa di prezioso viene condiviso e compreso da tutti in un’epifania personale e collettiva.

Ogni giorno poi le casette del Giardino della Botteghe, anima pulsante del Festival, apriranno le loro porte per mostrare un luogo del fare, inteso come momento in cui si realizza ciò che prima era un sogno, un’idea e un pensiero immateriale.

Il Festival della Fiaba è organizzato con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e gode del Patrocinio della Regione Emilia Romagna e dei Comuni di Modena, Castelfranco Emilia, Nonantola e San Cesario sul Panaro, oltre che dell’Università di Bologna, dipartimento di Scienze dell’Educazione.

Per informazioni, costi degli spettacoli e dettagli sul programma: www.festivaldellafiaba.com