TizianoMotti_5_autSecondo quanto spiegato dall’Ocse, dopo un rallentamento a fine 2015, la ripresa dovrebbe ritrovare forza, trainata dai consumi privati e, in modo minore, da una moderata ripresa degli investimenti;  la produzione industriale sta avanzando, con i recenti aumenti attribuibili per la gran parte a capitale e beni durevoli. Il consumo, in particolare, è supportato da “aumento del reddito delle famiglie, trainato da un reddito nominale in crescita, inflazione bassa e misure fiscali, insieme a una domanda inusualmente forte, specialmente per i veicoli da trasporto e altri beni durevoli. Ce ne ha parlato Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e presidente di Europa dei Diritti, citando le dichiarazioni Ocse. “La politica monetaria è diventata lo strumento principale, usata da sola per troppo tempo.  Ora la politica di bilancio deve essere utilizzata più estensivamente, e può trarre vantaggio dal contesto creato dalla politica monetaria, queste le parole della capo economista dell’Ocse, Catherine Mann, nella sua introduzione all’Economic outlook, sottolineando che la politica monetaria “cercando di rivitalizzare la crescita economica da sola, con poco aiuto da politiche fiscali o strutturali, è arrivata vicina al picco dell’equilibrio tra rischi e benefici”. I mercati finanziari, aggiunge, “stanno segnalando che la politica monetaria è sovraccarica. I prezzi del rischio, credito e liquidità sono così sensibili che piccoli cambiamenti nell’atteggiamento degli investitori hanno generato picchi di volatilità, come alla fine del 2015 e di nuovo all’inizio del 2016”.