taglio-nastro_coreGiunge a compimento un progetto strategico per la sanità locale: il nuovo ospedale è stato inaugurato oggi, sabato 11 Giugno, alla presenza delle Autorità e sarà progressivamente attivato tra luglio e dicembre.

Il 20% della casistica trattata dal Santa Maria Nuova riguarda le patologie tumorali. Davanti a questa evidenza è nata, nel 2007, la prima ipotesi di realizzare a Reggio Emilia un centro dedicato ad affrontare, da un lato, un andamento epidemiologico portatore di precisi bisogni assistenziali, dall’altro la rapida evoluzione di terapie e tecnologie in questo ambito.

Da allora le tappe per la realizzazione del progetto Centro oncologico ed ematologico si sono susseguite con regolarità e tra pochi giorni, dopo quasi cinque anni di cantiere, il CORE, questa la denominazione abbreviata di chi ne conosce la storia, aprirà le porte alla città.

Una cerimonia formale avvenuta alle ore 15.00 di oggi, alla quale hanno partecipato tanti cittadini e dipendenti del Santa Maria Nuova insieme alle massime autorità regionali e nazionali. Insieme al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi sono intervenuti il Ministro Graziano Delrio, il Sindaco Luca vecchi, il Presidente  della Provincia Giammaria Manghi, il Vescovo Massimo Camisasca. A seguire l’iniziativa porte aperte al CORE che continuerà anche domani, per offrire l’occasione di conoscerlo ai moltissimi cittadini che hanno contribuito personalmente alla sua realizzazione attraverso associazioni come Fondazione Grade Onlus che ha donato al progetto 2,5 milioni di euro.

Il CORE ospiterà le strutture di Gastoenterologia ed Endoscopia Digestiva, Oncologia, Ematologia, Medicina Oncologica, Chirurgia Generale ad indirizzo oncologico e ricostruttivo, Chirurgia senologica e Toracica, Unità di manipolazione di farmaci chemioterapici antiblastici.

Nel CORE lavoreranno circa 200 operatori, tra medici, infermieri, ricercatori ed altre professioni sanitarie. I trasferimenti dei reparti si completeranno tra luglio e dicembre di quest’anno, consentendo la progressiva attivazione della struttura.

Nel nuovo ospedale sarà favorita la centralità del paziente attraverso l’inserimento in percorsi diagnostico terapeutici assistenziali, saranno promossi nuovi modelli di assistenza infermieristica e sarà implementata la ricerca in ambito oncologico.

Ambienti ampi e luminosi dotati di grandi superfici vetrate, spazi gradevoli e dai colori caldi, stanze di degenza confortevoli e aree comuni nelle quali condividere momenti insieme a famigliari e altri degenti, sono le caratteristiche che lo differenziano da un ospedale tradizionale.

La presenza di un pianoforte a mezza coda e di una biblioteca di svago cui si aggiungono settanta opere di arte contemporanea ad abbellire gli spazi comuni, contribuiscono a consolidare la percezione di una struttura nella quale sono stati considerati prioritari gli aspetti del benessere abitativo a vantaggio dei pazienti.

Le tappe del progetto

Anno 2007 – Nasce l’idea progettuale

Di fronte all’inevitabile espansione della richiesta nel settore onco-ematologico emerge chiara, in parallelo al potenziamento dei servizi territoriali, la necessità di realizzare un’unica struttura che sia motore propulsivo per la ricerca e punto di riferimento dell’assistenza di alta specialità con l’impiego di tecnologie evolute.

Anno 2008 – L’approvazione della  Assemblea legislativa della regione Emilia Romagna

La progettazione e realizzazione del nuovo Padiglione ospedaliero Centro Oncologico ed Ematologico (CORE) viene inserita nel Programma straordinario di investimenti in sanità (ex art. 20 L. 67/1988) con Delibera n. 185 approvata in data 22/07/2008 dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna.

Anno 2009 – Affidamento della progettazione

La Fondazione Grade Onlus offre il primo contributo al futuro CORE impegnandosi a sostenere i costi della progettazione preliminare e definitiva dell’edificio. Dopo una procedura di selezione è assegnato l’incarico allo Studio Binini Partners.

Anno 2010 – Progetto definitivo

Il progetto definitivo dell’opera viene approvato dal competente servizio regionale nel mese di Giugno 2010. Iniziano i lavori preliminari al cantieramento dell’area.

Anno 2011 – Aggiudicazione della gara d’appalto e posa della Prima Pietra 

In febbraio avviene la aggiudicazione della gara d’appalto al Consorzio Cooperative e Costruzioni, al quale subentreranno prima  Orion  (2012) poi Sicrea Group (2013) sino al completamento dei lavori. Il 21 Giugno 2011 viene posata la prima pietra del futuro edificio con una cerimonia pubblica.

Anno 2016 – Completamento dell’opera

Dopo l’inaugurazione dell’11 giugno 2016, inizia la progressiva occupazione dell’edificio che sarà completata nel mese di Dicembre  2016 con il trasferimento del reparto di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva

Il Centro oncologico ed ematologico di Reggio Emilia

Il CORE consiste in una struttura pluripiano, sviluppata su 6 livelli di cui 5 fuori terra e un seminterrato, per una superficie complessiva di 15.855 mq.

Coerentemente con gli interventi già conclusi, il nuovo edificio permette di allocare in un’unica sede le funzioni di ricerca e di assistenza oncologica di alta specialità.

Come in altre realtà nazionali, il CORE favorirà l’integrazione multiprofessionale e multidisciplinare  tra strutture la cui mission specialistica esclusiva o prevalente è orientata alla patologia oncologica insieme a strutture che assicurano un significativo contributo al completamento dei percorsi clinici del paziente oncologico.

 

I NUMERI DEL CORE

6 livelli

15.855 mq di superficie

35 milioni di euro di investimento

6,3 milioni di euro di dotazione tecnologica

200 operatori (medici, infermieri, tecnici, personale di supporto)

125 tra posti letto e poltrone

 

Una architettura all’avanguardia

Il layout architettonico è stato pensato per offrire standard di accoglienza elevati per privacy, personalizzazione, sostegno e comfort. Le grandi vetrate e la trasparenza dell’involucro aprono l’edificio all’esterno, riconnettendo il paziente con la vita che scorre al di là della parentesi ospedaliera. La luce naturale si affaccia fin nel cuore della struttura, a vantaggio del benessere di personale e operatori.

L’edificio concretizza così il concetto di “umanizzazione” perché coniuga la massima chiarezza d’impianto e di funzionalità distributiva con l’elevata qualità architettonica. In questo modo diviene parte attiva e integrante del processo di cura e di assistenza del paziente.

Il CORE rappresenta un virtuoso esempio di edilizia sostenibile, sia per quanto concerne l’efficienza energetica e la riduzione dei costi di costruzione, gestione e manutenzione, sia perché si pone come un elemento flessibile aperto a successivi interventi di modifica e adeguamento legati all’evolversi delle tecnologie.

Dentro al CORE

Piano interrato

Sala convegni (circa 100 posti), spogliatoi e depositi

Piano terra

Accoglienza e ristorazione

Spazi dedicati alle Associazioni di volontariato

Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva con 5 sale endoscopiche (una delle quali ibrida), zona preparazione e risveglio, area disinfezione e stoccaggio,, ambulatori, e locali di supporto.

Piano primo

Chirurgia Generale ad indirizzo oncologico e ricostruttivo, Chirurgia senologica e chirurgia Toracica, Gastroenterelogia ed Endoscopia digestiva  (degenze ordinarie)

Sono previste attività di ricovero urgente e programmato. Una piattaforma multidisciplinare di gestione del paziente consente di aggregare tutti i posti letto necessari ad affrontare la casistica oncologica chirurgica.

42 posti letto

Piano secondo

Ematologia (Dh e Degenza ordinaria)

25 posti letto/poltrone

Un’unica sede ospita i posti letto di degenza ordinaria, il settore Bassa Carica Microbica (BCM), il day hospital, il settore ambulatoriale rendendo possibile offrire una migliore gestione clinico – assistenziale in tutte le fasi della malattia. Di particolare rilievo gli elementi di umanizzazione voluti dalla Fondazione Grade Onlus nelle stanze della BCM, pensati per dare conforto ai pazienti che vi vengono ricoverati in isolamento per periodi prolungati.

Piano terzo

Oncologia (Degenza ordinaria), Medicina Oncologica

30 posti letto

La degenza oncologica è organizzata in un’unica piattaforma con presa in carico globale e tempestiva del paziente nella sua fase acuta e in quella cronica e o di ricaduta. In questo piano trovano spazio le urgenze oncologiche.

Piano quarto

Oncologia Dh e Unità di manipolazione di farmaci chemioterapici antiblastici

28 posti letto/poltrone

Il DH oncologico è dotato di spazi confortevoli e letti dedicati alla assistenza diurna. Questo settore assorbe il 70% della produzione della Centrale Antiblastici e trae dalla sua ubicazione allo stesso piano il vantaggio di ridurre la movimentazione e il trasporto delle terapie. La Centrale ha prodotto nel 2015 oltre 15mila trattamenti farmacologici e diverrà, nella sede del CORE, il riferimento per le oncologie dell’intera provincia.

Dati di attività

Nell’ultimo anno sono stati più di 500 i pazienti ricoverati in medicina oncologica e quasi 3mila quelli seguiti nei settori ambulatoriale e day hospital della Oncologia.

Nello stesso periodo i ricoveri in Ematologia sono stati 836, di cui 611 in Day Hospital e 225 in degenza ordinaria che comprende anche l’isolamento nel settore di Bassa Carica Microbica (BCM).

Le tre specialità chirurgiche oncologica, toracica e senologica hanno svolto oltre 2.300 interventi su pazienti mentre l’Endoscopia digestiva ha preso in carico oltre 10.500 pazienti.

Costo dell’opera

Complessivi 35.061.000 coperti con Finanziamenti Stato-regione (ex-art 20) 11.951.000, Mutui aziendali 20.510.000, Donazioni e alienazioni 2,6 mil (dei quali 2,5 mil da Fondazione Grade Onlus).

Come cambia l’assistenza al paziente

Il CORE rappresenta l’occasione di realizzare un nuovo modello organizzativo dedicato al paziente oncologico ed ematologico, in spazi più adeguati e luoghi più accoglienti e familiari, corredati delle più moderne tecnologie e competenze, per il trattamento delle patologie.

Le innovazioni organizzative riguarderanno i seguenti ambiti:

  • s l’approccio multidisciplinare alla patologia oncologica ed ematologica con il coinvolgimento di più professioni e discipline in modalità integrata nel percorso di cura del paziente;
  • s l’applicazione dei Percorsi Diagnostico Terapeutici ed Assistenziali alla quasi totalità delle patologie oncologiche ed onco-ematologiche, attraverso i quali seguire il paziente dalla diagnosi, alla terapia, alla riabilitazione con un approccio che coinvolge  tutti i professionisti della rete oncologica aziendale e provinciale.
  • s l’estensione del modello per intensità di cura e complessità assistenziale che vedrà la sua realizzazione nella piattaforma gestionale di area chirurgica al 1° piano, di area ematologica al 2°piano, di area oncologica al 3° piano, di area trattamento diurno dei pazienti oncologici al 4° piano;
  • s modelli infermieristici all’avanguardia: il primary nursing che riorganizza l’assistenza al paziente, definendo un infermiere di riferimento per ogni malato e il case management che inquadra il percorso di cura del paziente entro una gestione unica;
  • s attività di assistenza e di ricerca integrate portate avanti in spazi comuni da professionisti di area diversa;
  • s centralizzazione dell’attività di preparazione dei farmaci antiblastici sulla nuova Centrale, destinata a produrre i chemioterapici, oltre che per tutti i reparti dell’ASMN, anche per tutti i Day Hospital oncologici e medici dei presidi ospedalieri della provincia di Reggio Emilia;
  • s la centralizzazione degli accessi venosi in un unico ambulatorio per il posizionamento di cateteri centrali per via periferica da personale appositamente formato.

L’attenzione alla persona

I progetti dedicati alla umanizzazione degli ambienti di cura nel CORE sono:

InformaSalute

Gestito dalla Biblioteca Medica in collaborazione con le Associazioni di volontariato e collocato al 1° piano, ha il compito di offrire  a chiunque ne abbia bisogno un’informazione scientificamente corretta, aggiornata e di facile comprensione sulla patologia di interesse. Un servizio che può aiutare il paziente a compiere scelte e assumere il controllo della propria salute e del proprio benessere.

L’arte

Oltre 70 opere d’arte, tutte frutto di donazione da parte degli stessi autori o di loro eredi,  hanno trovato posto nelle sale d’attesa e negli spazi comuni. L’intento è quello di abbellire gli spazi dedicati a pazienti, operatori e visitatori e di offrire emozioni e stimoli positivi nell’affrontare un percorso di malattia e guarigione.

Gli artisti le cui opere sono oppure saranno a breve ospitate nella struttura sono: Alessandra Ariati, Alberto Artioli, Alessandro Bartoli, Elis Bassi, Carla Bedini, Davide Benati, Alfonso Borghi, Lorenzo Criscuoli, Silla Davoli, Rina Ferri, Francesco Fontanesi, Gino Gandini, Stefano Grasselli, Walter Guidobaldi, Marino Iotti, Daniele Lunghini, Carlo Mastronardi, Marina Manzini, Iler Melioli, Giordano Montorsi, Pietro Mussini, Bruno Olivi, Federica Orlandini, Gianni Ruspaggiari, Nino Squarza, Giannino Tamagnini, Remo Tamagnini, Donatella Violi, Gianni Zambelli, Cesare Zavattini.

La Musica

Nell’area comune al 3° piano sarà permanentemente collocato un pianoforte a semicoda. L’obiettivo è portare sollievo ai pazienti ricoverati, offrendo momenti di piacevole distrazione. Con il supporto della associazione Donatori di Musica, della quale il Santa Maria Nuova è entrato recentemente a fare parte, saranno periodicamente proposti ai degenti e al personale momenti musicali di alto livello. Il pianoforte è stato messo generosamente a disposizione dalla Casa Musicale Delrio di Reggio Emilia.

La lettura

Sarà ospitata al 3° piano del CORE una piccola biblioteca ad uso dei pazienti, dei famigliari e degli operatori e saranno organizzati momenti di lettura ad alta voce quale opportunità di aggregazione, crescita personale e svago. L’idea fa parte di un progetto più ampio che coinvolge la Biblioteca Medica e vede un punto Bibliohospital nell’atrio principale del Santa Maria Nuova.

Reggio apre il CORE

La campagna di comunicazione e gli eventi 

Reggio apre il CORE è il titolo della campagna di comunicazione lanciata ad Aprile che terminerà alla fine dell’anno, in corrispondenza della ultima fase di attivazione dell’edificio, ponendo l’attenzione su una tappa importante nella storia di questo ospedale.

L’immagine che connota il visual ha per protagonisti i volti di professionisti, operatori, volontari. Analogamente a quanto era avvenuto per quella che nel 2015 ha contraddistinto la celebrazione del Cinquantenario, ancora una volta sono le persone a rappresentare questo ospedale mentre l’edificio CORE è sullo sfondo.

La scelta del claim, riferito alla città e ad un senso di comunità, sottolinea il risultato dell’impegno di tutti coloro che hanno lavorato nella stessa direzione: le istituzioni, i professionisti, le associazioni di volontariato, prime fra tutte Grade e Apro.

Tanti gli eventi in programma i questi mesi, pubblici, scientifici e del volontariato a sottolineare i diversi aspetti che compongono la realtà ospedaliera.

Una campagna studiata per la pagina Facebook dell’ASMN IRCCS rappresenta un canale alternativo per comunicare le novità e fare conoscere i professionisti.

Il programma completo degli eventi e le gallery di quelli già svolti sono sul sito web aziendale: www.asmn.re.it.

Il calendario delle giornate di sabato 11 e domenica 12 giugno, in occasione della apertura alla cittadinanza, è scandito dalle visite guidate alla struttura con partenza ogni 30 minuti. Due di queste sono tematiche: la prima alle 11 del 12 giugno sarà intitolata “Progettare e costruire il CORE” e condotta da Binini Partners e Sicrea Group, la seconda alle 16.30 della stessa giornata è dedicata all’arte nel CORE e sarà curata dal critico d’arte Sandro Parmiggiani.

Il Maestro Giovanni Landini suonerà il pianoforte nell’area oncologica nel pomeriggio di Sabato.

Diversi focus di approfondimento curati dalle associazioni di volontariato animeranno la domenica secondo il calendario visitabile sul sito www.asmn.re.it. Sarà per le associazioni una occasione per far conoscere la loro identità e le loro attività a sostegno dei pazienti e delle loro famiglie.

Nelle due giornate contribuiscono alla organizzazione della accoglienza alla cittadinanza, con turni di volontari che hanno dato la loro preziosa disponibilità: LILT, Melagrana Onlus, AVO, AVD, AVIS, APRO, GRADE, ANDOS, SENONALTRO, ADMO, AIDO, Madonna Uliveto.