Muzzarelli-Chiari“L’agente della Polizia Municipale è il primo riferimento del cittadino, la prima antenna del Comune sul territorio, è il simbolo più evidente della presenza delle istituzioni”. Con queste parole il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha salutato e ringraziato gli uomini e le donne della Polizia municipale di Modena in occasione del 156° anniversario della fondazione del Corpo, che si è celebrato oggi martedì 14 giugno al Comando di via Galilei.

Facendo il punto sull’attività svolta nell’anno trascorso, Muzzarelli ha innanzitutto sottolineato il contributo fornito dal Corpo “alla realizzazione e al successo dei grandi eventi della cultura e dello sport, contribuendo a far percepire Modena come città attraente e accogliente: dalla gestione dello Stadio Braglia per i campionati di A e di B al Giro d’Italia, dalla notte bianca ai prossimi appuntamenti che ci aspettano, come il concerto di Vasco Rossi”.

Al primo posto, per il sindaco, restano pur sempre difesa della legalità e promozione della sicurezza, che vedono la Municipale in prima fila grazie al coordinamento con le altre Forze dell’ordine, pertanto “l’unica alternativa possibile è proseguire con determinazione sulla strategia messa in campo, che insiste su coordinamento con Prefetto e Forze dell’ordine, sviluppo della videosorveglianza (16 nuove telecamere in più nel 2015) e dell’attività investigativa, richiesta al Governo di uomini e mezzi”.

Nello stesso tempo Muzzarelli ha posto l’attenzione sulla “risorgente questione sociale: Le vicende delle occupazioni illegali e abusive, presidiate dai Vigili con sensibilità e professionalità – ha osservato –  sono purtroppo la punta di un iceberg. Sono risposte sbagliate a problemi difficili e a drammi veri: dietro ci sono la crescita della povertà assoluta e la perdita di speranza di interi segmenti della società. Va da sé che la soluzione non può essere di ordine pubblico: bisogna creare lavoro e garantire un minimo di reddito di sopravvivenza e prospettive di ricollocazione a chi ha perso lavoro e ammortizzatori sociali. Ma come ben sapete – e qui l’appello del primo cittadino rivolto a chi lavora ogni giorno in prima linea – le crisi sociali generano conflitti e rotture, generano rabbia da una parte e chiusure e paure dall’altra; in mezzo ci sta il lavoro sensibile e intelligente di chi deve impedire la degenerazione della convivenza civile, deve saper parlare agli uni e agli altri, deve saper distinguere la disperazione dalla criminalità, deve saper mostrare allo stesso tempo il volto della severità e quello dell’accoglienza.

Penso che il Comando, gli ufficiali, gli agenti della Municipale abbiano i numeri per farcela, con il sostegno della direzione e dell’amministrazione comunale. E continueremo a lavorare sulla formazione e sull’innovazione, così come continuerà il confronto sindacale”, ha concluso il sindaco.

“Sviluppo dell’attività di prossimità in centro come nelle zone periferiche, nei quartieri e nelle frazioni dove nell’ultimo anno sono arrivati anche i volontari; consolidamento del controllo del centro con pattuglie a piedi e dei parchi attraverso le pattuglie di agenti in bicicletta, che dal primo giugno vanno anche nelle frazioni; un ufficio mobile che, stazionando in diverse zone dalla città, in futuro potrà anche raccogliere le denunce. Sono queste alcune delle attività di prossimità attuate nell’ultimo anno per rendere i vigili più vicino ai cittadini, ricordate dal comandate della Polizia municipale di Modena, Franco Chiari. Il comandante ha quindi sottolineato come “le numerose assemblee pubbliche fatte con i cittadini abbiano condotto a una profonda riflessione sui temi della sicurezza e alla riprogettazione dei servizi sulla base di esigenze e problematiche emerse, creando un modello di lavoro che sta dando dei risultati” e citando il Patto di Zona creato ad Albareto e, ancor prima, il progetto di partecipazione dei cittadini attuato a Quattro Ville, Chiari ha parlato “di un percorso in atto per realizzare la polizia di comunità”. Senza dimenticare che il 2015 è stato anche l’anno del corso concorso che si è concluso quest’anno con l’assunzione di 14 nuovi agenti e di un ispettore; della sperimentazione dei servizi notturni sette giorni su sette; che sono stati oltre 47 mila gli interventi programmati effettuati, pari quasi al doppio delle richieste di intervento giunte dai cittadini”.

Alla cerimonia hanno partecipato il procuratore Lucia Musti, il presidente del Tribunale Vittorio Zanichelli, il comandante dell’Accademia militare Salvatore Camporeale, il questore Paolo Fassari, il comandante provinciale dei Carabinieri Stefano Savo, la viceprefetta Carmen Castaldo, il tenente colonnello della Guardia di Finanza Giuseppe Acquaviva, la presidente del Consiglio Francesca Maletti, il vicesindaco Gianpietro Cavazza e l’assessore Andrea Bosi. Presenti anche numerosi volontari della sicurezza delle associazioni Narxis e Alpini e i rappresentanti dei Corpi di Polizia municipale della provincia con i loro gonfaloni.

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RICONOSCIMENTI AGLI AGENTI

Erano già smontati dal servizio, ma quando i due agenti della Municipale hanno riconosciuto, in un bar della stazione, il pregiudicato su cui stavano indagando, sono entrati in azione e, con l’aiuto di un paio di colleghi, lo hanno bloccato e assicurato alla giustizia. Il tunisino era accusato di un efferato tentativo di omicidio ad Ancona e la caccia all’uomo partita da là aveva condotto gli investigatori nel mondo della droga sino a Modena, coinvolgendo nella ricerca il Nucleo Problematiche del Territorio della Polizia municipale. “Per aver dato prova di efficacia dell’azione congiunta di tutela della sicurezza”, l’ispettore scelto Luigi Scannapieco e gli agenti scelti Andrea Parmeggiani e Alessandro Ottolini sono stati tra gli operatori della Polizia municipale di Modena che si sono distinti nel corso del 2015. A loro, come a diversi altri, in occasione dell’anniversario del 156° della fondazione del Corpo, il comandante Franco Chiari, insieme alle autorità presenti, ha consegnato un elogio scritto.

Il riconoscimento è andato anche all’assistente Maurizio Sellitto e all’agente scelto Giovanni Venuta per due operazioni condotte nell’ambito della Polizia di prossimità “svolgendo il servizio di controllo del territorio con modalità particolarmente attente al cittadino”. I due operatori, in abiti civili, stavano infatti monitorando un gruppo di giovani problematici segnalati da residenti della zona, quando hanno intercettato la fuga di un ladro. A piedi uno, in auto l’altro, si sono messi all’inseguimento dello straniero che aveva appena portato a segno un furto in un negozio alimentare. Lo hanno preso, hanno recuperato la refurtiva e instaurato un rapporto di ascolto con gli esercenti. In quel caso, la stessa Municipale è uscita a raccogliere la denuncia secondo una modalità che viene attuata in casi specifici, per esempio nel caso le vittime siano anziani. Un’altra occasione ha visto gli stessi agenti, impegnati in un servizio contro il degrado in zona Mef e contattati da un tecnico appena derubato, inseguire e fermare un ladro; questa volta il recupero della refurtiva è avvenuto prorpio grazie alla collaborazione dei cittadini.

Elogi scritti sono stati consegnati inoltre al sovrintendente maggiore Claudio Comastri, all’assistente Francesco Lo Muzio e agli agenti Massimo Cubitosi e Nicola Di Gioia che in servizio notturno hanno inseguito e fermato, nonostante opponessero resistenza, tre cittadini turchi che lo scorso 27 settembre avevano tentato di fuggire a piedi, dopo aver abbandonato il Suv con cui erano finiti contro l’edicola di via Giardini.

Si è svolta durante il servizio notturno anche l’azione per cui sono stati insigniti di elogi l’assistente scelto Massimiliano Martini e gli agenti Monica Menghini, Francesco D’Addio e Stefania Dallari che lo scorso 24 ottobre hanno soccorso un giovane accoltellato al Novi Sad, inseguito e identificato l’aggressore, oltre che recuperato l’arma attraverso un’attenta perlustrazione della zona.

Altro arresto andato a buon fine, ma questa volta in moto, quello che ha fatto meritare un riconoscimento scritto anche agli agenti scelti William Marrocco e Luca Tardini, i quali, dopo un rocambolesco inseguimento, hanno assicurato alla giustizia l’autore di una tentata rapina. Lo stesso agente Tardini ha ricevuto un elogio scritto anche per l’azione con cui la notte del 13 ottobre, è entrato in un appartamento del centro storico dove erano in azione i ladri attraverso la finestra rotta da questi e collocata a tre metri d’altezza e per bloccare uno di loro non ha esitato a saltare poi dalla stessa finestra.

Tra i riconoscimenti, infine, quello conferito all’ispettore superiore Luca Zanfi “per l’importante contributo dato al Comando nella gestione operativa di numerose azioni svolte per garantire la sicurezza di manifestazioni e grandi eventi pubblici, anche in collaborazione con altre forze di Polizia”.

La cerimonia per l’anniversario della fondazione del Corpo di Polizia municipale di Modena, che si è svolta martedì 14 giugno, è stata inoltre l’occasione per il conferimento dei nuovi gradi al personale che ne ha maturato il titolo.