caffe-cornettoIl 2016 pare preannunciarsi amaro per una cinquantina di pubblici esercizi modenesi, dato che rischiano di chiudere per sempre. E la causa del duro colpo che si profila ai danni di questo settore della nostra provincia, è da ricercarsi anche nella concorrenza sleale, esercitata da altre ‘attività’ di somministrazione di cibi e bevande, e cioè quella che avviene in fiere, sagre, feste di paese, nei circoli privati e negli home restaurant. Si tratta di forme commerciali, note e disciplinate da leggi e normative statali e regionali, che godono, di procedure molto più snelle rispetto a quelle tradizionali, che non soggiacciono al carico burocratico che affligge le imprese e che, soprattutto, beneficiano di regimi fiscali di assoluto favore. O peggio ancora si tratta, come nel caso degli home restaurant, di attività abusive tout-court.

Una ricerca di Nomisma condotta nel 2014 su incarico di Confesercenti Modena, fotografava una realtà che ad oggi non ha subito purtroppo variazioni. Dallo studio emerse infatti che, il numero di manifestazioni ludico-ricreative – quali sagre, fiere, feste di paese e/o altri eventi – organizzate e presenti ogni anno a Modena e provincia sono oltre 1.200. In più di 800 di queste si effettua la somministrazione di cibi e bevande. Un tipo di attività che va ad intaccare in qualche modo quella dei pubblici esercizi. In termini di giornate poi i numeri impressionano ancor di più: quasi 2.600 i giorni legati a tali manifestazioni. Ciò significa che in ogni comune in media vi sono 55 giornate ogni anno con eventi quali feste, sagre, fiere, etc. A numeri, già importanti, sono da aggiungere qualche decina di home restaurant sorti nell’ultimo anno, che propongono diverse centinaia di “eventi”, pranzi e cene, del tutto abusivi.

“E’ la riprova – afferma Gianfranco Zinani Presidente Provinciale Fiepet Confesercenti – di quanto da tempo Confesercenti denuncia. L’abusivismo e tutte le attività a regime agevolato, soprattutto se così inflazionate, hanno un impatto fortemente negativo sulle imprese del settore dei pubblici esercizi. E’ necessario perciò ricondurre alla legalità ogni forma di attività abusiva, intensificando i controlli e la repressione da parte delle Forze dell’Ordine. E a proposito il nostro ringraziamento va ai NAS per l’attività che tra molte difficoltà stanno svolgendo rispetto gli home restaurant. Ma occorre altresì eliminare velocemente le pericolose sperequazioni che esistono tra imprese e attività a regime agevolato, rivedendo la normativa fiscale che deve ridurre drasticamente, i casi di esenzione di attività alle quali non si applica l’IVA o le imposte sui redditi. Inoltre vi è una urgente necessità di regolamentare le attività di somministrazione temporanea, come nel caso di fiere e sagre che vanno sostenute solamente quando sono elemento di promozione del territorio e delle sue eccellenze. Vi deve essere un impegno delle Istituzioni e degli organi di controllo affinché le piccole e medie imprese siano messe nelle condizioni di poter operare su un piano di equa concorrenza – conclude Zinani – consapevoli del fatto che esse sono una parte attiva ed importante della nostra economia”.