Boretto-sahrawiIl Comune di Boretto ha stipulato ieri pomeriggio un patto d’amicizia con il popolo Sahrawi. La firma è avvenuta nella sala civica dei Magazzini del Genio alla presenza del sindaco Massimo Gazza e di Omar Mih, rappresentante del Fronte Polisario, che hanno sottoscritto il documento. Alla giornata hanno partecipato anche la presidente dell’associazione “Jaima Sahrawi”, Caterina Lusuardi, e l’assessore Giorgia Bia, che ha presieduto l’incontro.

Obiettivo del patto sarà instaurare rapporti di conoscenza, solidarietà e amicizia fra le due comunità. Ipotizzando, inoltre, forme di solidarietà per il presente e per il futuro: quest’anno, per la prima volta, sono state due le famiglie borettesi che hanno scelto di ospitare per alcune settimane un bambino Sahrawi. Quello Sahrawi è un piccolo popolo accampato nel deserto, che da decenni rivendica pacificamente il suo diritto all’autodeterminazione. Un diritto sancito dall’Onu nel 1991, disatteso per il rifiuto del governo marocchino, come ha spiegato Mih nel corso del proprio intervento.

Al momento della firma erano presenti numerosi bambini Sahrawi ospiti di famiglie reggiane, nell’ambito del progetto che l’associazione porta avanti ormai da tantissimi anni e che vede i piccoli (soprattutto tra i 9 e i 10 anni) ospitati nelle nostre zone.

Al termine, anche l’intervento del pediatra Giorgio Benaglia, anch’egli amico storico del popolo Sahrawi, che ha raccontato la sua esperienza di medico tra missioni umanitarie e impegno sociale, culminata nelle scorse settimane con la preziosa assistenza per la nascita di una bimba camerunense a bordo della nave Bettica, che in quel momento trasportava 980 migranti.