Via-Turri-Centro-mediazioneI locali di via Turri 27/A, del Comune di Reggio Emilia, diventano uno spazio a disposizione di cittadini e operatori sociali, che qui si possono incontrare per sviluppare azioni, progetti e attività di Mediazione sociale legati al quartiere della Stazione. L’obiettivo è facilitare la comunicazione, sostenere processi di mediazione e coesione sociale. Un lavoro trasversale che coinvolge associazioni formali e informali, servizi, cooperative e chi vive e frequenta il quartiere, in un’ottica condivisa di scambio, ascolto, intercettazione dei bisogni e ricerca di soluzioni comuni.

Alla presentazione del nuovo centro di mediazione sociale erano presenti Matteo Sassi, vicesindaco e assessore al Welfare del Comune di Reggio Emilia e Alessandro Oleari, funzionario del Polo sociale Est, che ha illustrato il ruolo dei Servizi sociali all’interno dello Spazio. I diversi progetti in corso sono stati poi presentati da rappresentanti di Officina educativa e di alcune associazioni coinvolte nella gestione dello spazio di via Turri 27/A: cooperativa l’Ovile, Ceis, Papa Giovanni XXIII, Anteas.
“Abbiamo voluto dedicare questo spazio di via Turri, di proprietà dell’Amministrazione comunale, alle associazioni, ai volontari, alle famiglie e ai cittadini presenti nel quartiere – ha detto Sassi – come ulteriore testimonianza della nostra volontà di essere presenti nella zona della Stazione. Uno spazio condiviso dove ragionare non solo sui bisogni presenti, ma anche sulle risorse, dove le realtà che da tempo lavorano su progetti rivolti al quartiere trovino un punto di sintesi e di raccordo, e possano sviluppare progettualità comuni. Ci auguriamo che sia vissuto proprio come una casa comunale, di tutti, dove chiunque entri possa sentirsi a casa propria, nel proprio quartiere, nella propria città”.

Sono appunto numerosi i soggetti, alcuni già da tempo presenti nella zona della Stazione, che frequenteranno – a differenti livelli – via Turri 27/A: la cooperativa l’Ovile con la gestione dello Spazio e del Progetto attraverso il Centro di mediazione sociale e dei conflitti, il Polo sociale Est che svolgerà un lavoro di raccordo della progettualità con i Servizi sociali territoriali, Anteas con un progetto rivolto ai bambini, Ceis con un progetto di comunità, Papa Giovanni XXIII tramite l’Unità di prossimità che già lavora su tutto il territorio comunale, Officina educativa cui fa riferimento lo spazio di aggregazione giovanile in zona stazione (Spazio Raga) e la cooperativa Solidarietà 90 che ne è l’attuale gestore, cittadini e volontari che mettono a disposizione tempo libero e competenze, e membri dell’associazione informale Reggio città aperta con progetti per la partecipazione attiva. Queste realtà avranno la possibilità di essere ospitate in questo luogo, relazionarsi e coordinarsi per proporre azioni nuove ed efficaci, uno spazio dove facilitare la creazione di connessioni, in un costante lavoro di ascolto, progettazione e sperimentazione.
Nel nuovo spazio inoltre Carole Riccò, tirocinante della cooperativa l’Ovile presso il Centro di mediazione sociale e dei conflitti, ha dato un contributo ai locali di via Turri 27/A con installazioni artistiche e composizioni create con materiale di riciclo, ispirate ai concetti di risorsa, rete, capitale sociale, coesione, mediazione.

COMUNE DI REGGIO EMILIA – Il Polo sociale Est svolgerà un lavoro di raccordo con lo Spazio di Mediazione sociale tramite segnalazioni provenienti dai Servizi sociali di utenti che possono usufruire dei diversi progetti in essere nello Spazio. Si occuperà di collegare gli spazi progettuali all’interno del territorio, portando risorse e collaborazioni attive, analizzando i bisogni presenti individuati dalla lettura dei dati del Servizio sociale e dall’esperienza di lavoro degli ultimi anni.
Officina educativa collaborerà nelle diverse azioni che presuppongono il coinvolgimento delle giovani generazioni, sia attraverso il vicino Spazio Raga di aggregazione giovanile, sia attraverso il progetto ‘Giovani protagonisti’ finalizzato alla promozione di volontariato e cittadinanza attiva.

L’OVILE – La cooperativa l’Ovile, oltre a occuparsi della supervisione delle linee di sviluppo del progetto tramite il Centro di mediazione sociale e dei conflitti, occuperà lo Spazio di via Turri 27/A con attività di accoglienza e ascolto, valorizzando le proposte, le progettualità e le storie di vita delle persone. L’obiettivo è di riattivare processi di dialogo e valorizzare il bagaglio delle risorse personali, con percorsi di facilitazione anche mirati alla gestione dei conflitti che sorgono tra diversi soggetti negli ambiti di vicinato, del territorio, scolastico o famigliare. Un lavoro di connessione tra servizi, realtà organizzate e liberi cittadini che mettono a disposizione le proprie competenze e il proprio tempo per migliorare la qualità di vita delle persone.

CEIS – Un progetto che si svilupperà nello Spazio di via Turri 27/A si intitola ‘Rigenerare le energie di quartiere: processi di comunità a Reggio Emilia’, del Centro di solidarietà di Reggio Emilia onlus (Ceis), e ha come obiettivo di migliorare la conoscenza e le relazioni tra gli abitanti dei quartieri. Più gruppi di residenti si ritrovano periodicamente per ragionare in modo congiunto sul miglioramento della vita del quartiere. Con questo gruppo di famiglie si è iniziato a riflettere su ciò che sarebbe utile per la zona e per i suoi abitanti. A partire dalle preoccupazioni maggiormente sentite si stanno costruendo attività che saranno non solo ideate, ma anche implementate e gestite dai residenti stessi interessati a costruire insieme azioni volte al benessere dell’intera comunità.

PAPA GIOVANNI XXIII – È previsto il coninvolgimento dell’associazione Papa Giovanni XXIII, che già porta avanti un progetto di prossimità (tramite le uscite degli operatori dell’Unità di prossimità) sulle dipendenze e marginalità del territorio, interventi di riduzione del danno e accompagnamento ai servizi, sui giovani nell’ambito dell’educativa di strada e riduzione dei rischi, e Loisir, uscite notturne con informazione sulle sostanze e riduzione dei rischi. Lo Spazio di via Turri 27/A potrà essere utilizzato dagli operatori come luogo d’incontro e approfondimento su casi specifici.

SOLIDARIETÀ 90 – La cooperativa Solidarietà 90, attuale gestore di Spazio Raga, si impegna – in linea con il proprio mandato – a favorire la partecipazione dei giovani cittadini che frequentano lo Spazio a tutte quelle azioni di protagonismo giovanile e cittadinanza attiva che verranno progettate e messe in campo dai soggetti attivi nello Spazio di via Turri 27/A e che potrebbero andare da interventi di mediazione linguistica a progetti finalizzati al superamento del digital divide.

ANTEAS – L’associazione nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà (Anteas) di Reggio Emilia si propone di utilizzare gli uffici dello spazio per gli incontri con i genitori dei bambini e ragazzi seguiti nel doposcuola, con i professori, per momenti di formazione su temi specifici, per attività di coordinamento interno, nell’ottica del contrasto a forme di esclusione sociale.