matrimonioEleonora, 34 anni e Anna, 30, sono le prime due donne ad “unirsi civilmente” a Bologna. A celebrare la loro unione, in Sala Rossa, un commosso sindaco Merola, che già nel precedente mandato aveva fatto di quella sui diritti una sua battaglia. “Non vedevo l’ora che in questa città si potessero celebrare le unioni civili – ha detto Merola – e che si riconoscessero finalmente i diritti alle persone omosessuali. Non è importante arrivare primi, ma aver contribuito a questo risultato. Ci tenevo molto a fare la prima cerimonia in città, è un salto di civiltà che ci meritavamo”. Oggi sarebbe stata in programma l’unione tra un’altra coppia di donne, ma la cerimonia era stata annullata su richiesta della stessa coppia per motivi di privacy.

Eleonora e Anna accompagnate da Alessandro, quasi 10 anni, figlio della prima, hanno pronunciato il fatidico si davanti ad una cinquantina di invitati. Alla fine della cerimonia ad Anna e Eleonora sono state regalate due rose rosse e una stampa di Giorgio Morandi.

Dopo quella di Anna e Eleonora il Comune di Bologna continuerà a celebrare le unioni civili con gli assessori di turno o gli ufficiali di stato civile o i loro delegati. Sono più di 70 le coppie che si sono prenotate all’ufficio matrimoni prima che la legge entrasse in vigore.

L’unione civile è una cerimonia molto semplice. Dopo aver chiesto alle (o ai) due componenti della coppia se si vogliono unire civilmente, l’ufficiale di stato civile – che in questo caso è stato il Sindaco – legge i commi della legge 76/2016 (la legge Cirinnà) relativi ai diritti e ai doveri delle coppie dello stesso sesso.