carlo-galliVenerdì 7 ottobre proseguono alla Fondazione Collegio San Carlo di Modena (via San Carlo, 5) le lezioni del ciclo dedicato al tema Tecnica. Forme di conoscenza e di costruzione del mondo, ideato dal Centro Culturale. L’incontro di venerdì dal titolo Il governo della razionalità. Tecnica e politica nel mondo contemporaneo sarà tenuto da Carlo Galli, professore di Storia delle dottrine politiche all’Università di Bologna.  Deputato della Repubblica nella XVII legislatura, è direttore della rivista «Filosofia politica». Nei suoi studi ha approfondito la storia del pensiero politico moderno e contemporaneo, concentrandosi sulle trasformazioni concettuali delle categorie di Stato, costituzione, sovranità, rappresentanza, guerra e democrazia e su alcuni autori cruciali, tra cui Machiavelli, Hobbes, Weber, Jünger e Schmitt, dei quali ha curato anche l’edizione di numerosi testi. Recentemente ha pubblicato: Il disagio della democrazia (Torino 2011); I riluttanti. Le élites italiane di fronte alla responsabilità (Roma-Bari 2012); Abbiccì della cronaca politica (Bologna 2012); Sinistra. Per il lavoro, per la democrazia (Milano 2013); Itinerario nelle crisi (Milano 2013); Perché ancora destra e sinistra (Roma-Bari 2013).
In epoca moderna il problema fondamentale che si pone il pensiero politico non è giudicare la qualità della forma di governo o valutare le competenze dei governanti, ma determinare chi, perché e con quali limiti può detenere il sommo potere legislativo. I moderni, infatti, hanno a cuore soprattutto la fondazione della sovranità, ossia un potere generale e universale, che nasce da tutti, che rappresenta tutti e che è valido per tutti. In gioco vi è perciò la costruzione di un ordine artificiale in grado di garantire unità e pace. A differenza di quanto accadeva nel mondo antico, inoltre, la politica di età moderna è interessata solo alla mera conservazione della vita fisica dei cittadini: fin dall’inizio si afferma che non esistono differenze tra loro, ma che al contrario vi è uno stato di natura nel quale gli uomini sono tutti uguali e tutti allo stesso modo in pericolo. La politica allora non avrà altro obiettivo che salvaguardare la vita dei singoli, un obiettivo che un filosofo antico non avrebbe ritenuto degno di uomini liberi, quanto piuttosto un’aspirazione da schiavi. Un obiettivo “basso” – afferma Galli – che prende il posto del perseguimento della Gloria o del sommo Bene. La politica moderna quindi è centrata sulla consapevolezza che l’ordine, l’unità, la pace, la salvezza degli individui, sono i propri fini; e poiché non sono condizioni naturali, possono essere perseguite solo in una dimensione di artificio razionale. In tal modo – prosegue Galli – il fatto storico che la politica vada fondata sulla rinuncia alla verità e al dogma si trasforma nell’esigenza che essa debba essere interpretata come costruzione umana di un artificio razionale, potente ed efficace ma non superiore alla ragione.

La conferenza si tiene nel Teatro della Fondazione, con inizio previsto alle ore 17,30. L’incontro sarà trasmesso anche in diretta web collegandosi al sito www.fondazionesancarlo.it. La conferenza, come tutte le altre del ciclo, sarà inserita nell’archivio conferenze presente sullo stesso sito, da cui potrà essere scaricata gratuitamente. A richiesta si rilasciano attestati di partecipazione.