piazza-vallisneri-disabiliDopo la presentazione degli Indirizzi della Giunta in materia di Area pedonale e Ztl – alcune regole chiare e fondamentali per rendere più vivibile il centro storico di Reggio Emilia favorendo la sosta delle auto dei residenti, rendendo davvero pedonali alcune vie e riducendo il numero complessivo di permessi per non residenti – si sottolinea quanto i controlli sull’applicazione delle regole siano altrettanto importanti, con un ‘caso di specie’, un esempio emblematico, sull’uso improprio di permessi per disabili: come avvengono i controlli, come gli abusi vengono segnalati e sanzionati.

“Il tema dell’accessibilità del centro ai disabili – commenta l’assessore a Infrastrutture del territorio e Beni comuni Mirko Tutino – è stato affrontato anche nel tavolo dedicato alla Mobilità del progetto ‘Reggio Emilia città senza barriere’ e tutti siamo arrivati alla conclusione che chi utilizza impropriamente il permesso di transito e sosta di un proprio famigliare o conoscente disabile, vanifica gli sforzi che in tanti stanno facendo per rendere sempre più accessibile la nostra città. Si intensificherà l’attività di controllo con l’obiettivo di ridurre al minimo l’uso improprio di un permesso, che ha e deve avere un’utilità sociale”.

Il caso di specie è avvenuto sabato primo ottobre alle 16.45, quando un accertatore della sosta ha individuato in piazza Vallisneri un’auto il cui conducente difficilmente poteva essere titolare di un permesso per disabili.

L’accertatore, che non ha competenza in materia di permessi, ha quindi contattato la Polizia municipale e a seguito di una telefonata fatta dagli agenti alla titolare del permesso (che era a grande distanza dall’auto) si è potuto constatare che il conducente era un famigliare e che la sua sosta nulla aveva a che fare con la disabilità della titolare del permesso.

Giunto il conducente, è stato immediatamente contestato l’uso improprio del permesso disabili, ovvero l’articolo 188 comma 1 e 4 del Codice della strada (con relativa decurtazione dei punti sulla patente). L’auto, già in via di rimozione, è stata rimossa e il conducente ha pagato l’intervento del carro-attrezzi.