missione-mozambicoCon una missione nelle Repubbliche del Sud Africa e del Mozambico, promossa dal Comune e guidata dal sindaco Luca Vecchi, Reggio Emilia compie – dal 17 al 24 ottobre 2016 – un passo significativo nell’internazionalizzazione della città e nello sviluppo di relazioni economiche, oltre che culturali, nel campo dell’educazione e della promozione del territorio.

La missione, che si sviluppa in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, ha una rilevante connotazione economica legata alle competenze distintive dell’Agroalimentare, della Meccanica-Meccatronica e delle Energie Rinnovabili, come per altro emerge dai componenti la delegazione: insieme con i rappresentanti delle istituzioni – oltre al Comune, l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia (Unimore), l’Istituzione scuole e nidi d’infanzia, l’Istoreco – partecipano organismi economici (Unindustria e Legacoop) e di progettazione internazionale (Fondazione E35), consorzi d’imprese (Agro Equipment Group e Consorzio Automotive Unindustria), imprese e cooperative leader nei rispettivi settori: Irriland, Flexbimec, Genmac, Gamma Meccanica, Cantine Riunite, LattEmilia, Smeg, Landi Renzo, Ecologia Soluzione Ambiente, Fagioli.

Sono dunque 10 le imprese che partecipano direttamente alla missione e due i consorzi, a cui aderiscono complessivamente 23 aziende reggiane (su 27 aderenti complessivamente ai due consorzi).

Il ruolo dell’Emilia-Romagna è di realizzare un’azione di sistema regionale sui due Paesi dell’Africa australe, in cui le relazioni istituzionali privilegiate di Reggio Emilia possono essere una base solida per le partnership e lo sviluppo di progetti.

Cinque le città visitate nel corso del viaggio: Johannesburg, Ekurhuleni e Pretoria in Sudafrica, Maputo e Pemba in Mozambico.

 

“Credo sia la missione internazionale più ampia, articolata e rilevante organizzata negli ultimi vent’anni dalla nostra città. Non nasce dall’oggi al domani. E’ risultato di un lavoro avviato nel 2014 attraverso l’assessorato alla Città internazionale, e con radici profonde nel passato dei rapporti di amicizia fra Reggio Emilia e l’Africa australe”, ha detto il sindaco Luca Vecchi, che ha presentato la missione alla stampa.

“La principale novità – ha aggiunto il sindaco – è la forte connotazione economica del viaggio: fra imprese presenti direttamente e azienda rappresentate in consorzio, si contano più di 30 realtà, a cui si affiancano associazioni e istituzioni, da Reggio Children a Università e Istoreco, che continuano a sviluppare rapporti consolidati da anni. Accanto allo sviluppo economico, qualificanti saranno anche i temi culturali, fra cui i contatti che costruiremo con la Johannesburg Art Gallery di arte contemporanea europea e africana, per la realizzazione di una mostra a Palazzo Magnani fra un paio d’anni. Si parla spesso di governance del territorio, questo è un caso concreto di governace”, che è alla base di una missione, ha concluso il sindaco, “in cui Reggio Emilia non solo è l’unico comune presente, ma è anche il soggetto ‘capofila’, per le relazioni internazionali che la nostra città ha saputo costruire negli anni nell’Africa australe”.

“Il Comune di Reggio Emilia ha capitalizzato una rilevante esperienza nei rapporti internazionali, che ora mette a disposizione del sistema-città costruendo – ha detto l’assessore alla Città internazionale Serena Foracchia – Dopo gli scambi solidaristici e su educazione, sport e archivistica, ora instaurano relazioni per l’internazionalizzazione, l’economia e la promozione del territorio. Questo, anche attraverso la gastronomia e la diffusione di una guida, un Abbecedario del territorio e delle competenze distintive reggiani, che riprende fra l’altro il logo ‘We A-Re Reggio Emilia’ adottato in occasione di Expo 2015, per definire sempre meglio la nostra identità territoriale.

“Reggio Emilia – ha aggiunto l’assessore – è considerata già ora attore privilegiato nei rapporti con la regione del Gauteng. Nell’Africa australe sono presenti alcune importanti aziende, quali Brevini, Interpump e Smeg e, come emerge da questa missione, altre si interessano a questa realtà in forte espansione produttiva e commerciale. Per questo, accanto ai numerosi e importanti contatti istituzionali fra cui quello con la delegazione dell’Unione europea in Mozambico e con i rappresentanti di diversi altri Stati dell’Africa australe, vi saranno incontri personalizzati con le aziende locali e anche con importanti soggetti internazionali, tra cui Eni, per avviare rapporti che ci auguriamo durevoli. In questo quadro si inserisce l’operato della Fondazione E35, che ricopre un ruolo importante nella missione, in particolare nel consolidamento dei rapporti con Agenzia dello sviluppo del Gauteng”.

“Partecipare a questa iniziativa – ha detto il presidente di Unindustria Reggio Emilia, Mauro Severi – è doveroso, soprattutto in un momento storico come questo, dove l’export rappresenta un elemento vitale per le nostre imprese. Intrecciare nuovi scambi commerciali rappresenta un importante canale di ulteriore sviluppo, da non lasciarsi sfuggire. Questa missione inoltre, ha il pregio di affiancare agli aspetti commerciali quelli culturali e sociali: grazie agli scambi tra culture è possibile conoscersi a fondo e questo va a beneficio anche delle imprese e degli scambi commerciali che, sono sicuro, avranno esiti molto positivi per le nostre aziende”.

Il presidente di Legacoop Emilia Ovest, Alessandro Volta, ha sottolineato che “il tema dell’internazionalizzazione è cruciale e su questo punto anche la cooperazione è chiamata a confrontarsi e a riversare quanto prima attenzione ed energie, per poter crescere. La missione in Sudafrica è un’ottima opportunità in questo senso: parteciparvi è importante sia per quelle realtà che già lavorano con l’Africa australe, sia per i soggetti che vogliono aprirsi a mercati nuovi”.

Michelangelo Dalla Riva, segretario generale della Camera di commercio di Reggio Emilia, ha definito la missione “un prototipo che Reggio Emilia può utilizzare anche in altri Paesi, oltre il Sud Africa e il Mozambico, per far crescere le imprese in una provincia come quella reggiana, che ha una forte propensione all’export: Reggio Emilia è la dodicesima città italiana per esportazioni, e questa è stata un’importante ancora di salvezza nella lunga fase di crisi. Il cammino intrapreso con l’Africa australe, dove è significativo l’export reggiano in particolare per quanto riguarda la Meccanica e la Meccatronica, vogliamo sia il primo passo di un percorso che coinvolga altre nazioni del continente africano e non solo”.

 

ACCORDI – Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e David Makhura, premier della provincia del Gauteng (la quarta economia del continente africano) sigleranno un accordo di collaborazione in cui viene indicato il ruolo determinante di Reggio Emilia negli scambi con il Sudafrica.

Nel corso della missione il sindaco Luca Vecchi e l’assessore alla Città internazionale Serena Foracchia, incontreranno nove ambasciatori dei paesi dell’Africa australe, sette ministri, cinque sindaci e numerosi rappresentanti del mondo dell’economia, della cultura e dell’educazione del Sudafrica e del Mozambico, oltre che dell’Italia nei Paesi africani, fra cui il vicepresidente senior dell’Eni Lapo Pistelli, Claudio Nucci manager di Ansaldo Energia, Paolo Borzatta e Valerio De Molli di The European House – Ambrosetti.

E lo stesso sindaco di Reggio Emilia firmerà due importanti accordi: l’ufficializzazione del Patto di gemellaggio con la città di Pemba, città che dal 1975 è legata a Reggio Emilia e il Memorandum di collaborazione in ambito economico tra la Fondazione E35 e l’Agenzia dello sviluppo del Gauteng.

 

ECONOMIA – Il territorio reggiano si avvale fra l’altro del progetto ‘Growing Together: Crescere insieme verso Sudafrica e Mozambico’ promosso dalla Fondazione E35, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna con le risorse a sostegno delle attività produttive e realizzato con il contributo del Comune di Reggio Emilia. Il progetto sostiene le aziende e i centri di ricerca per creare partnership economiche internazionali stabili nel settore agroalimentare, con la promozione del Food tradizionale e il Made in Italy, e tecnologie per l’ambiente e la meccanica allargata, in particolare automotive e meccanica agricola.

Le imprese aderenti sono protagoniste della terza edizione dell’Italy-South Africa Summit promosso da The European House – Ambrosetti, per la prima volta ospitato a Johannesburg, durante il quale il sindaco Luca Vecchi è stato invitato a partecipare quale relatore. Il summit si propone di rafforzare la collaborazione strategica e di business tra i due Paesi africani e fornire una stretta interazione tra decisori di alto livello, e di costruire una comunità esclusiva di business leader per far crescere le aziende. Due giorni di lavoro con sessioni, incontri, visite ad aziende e hub logistici che hanno come focus prioritari la creazione di partnership tra istituzioni, imprese e centri di ricerca per la competitività e la sostenibilità nell’Agribusiness, la Cooperazione nel settore energia, in particolare delle energie rinnovabili e delle risorse naturali, la definizione di progetti strategici legati alla catena del valore e nel settore automotive in Sudafrica, nel sistema di grandi brand internazionali.

Nel corso della missione vengono realizzate visite e incontri con imprese sudafricane: i rappresentanti economici incontrano 60 imprese e associazioni economiche.

Inoltre i rappresentanti di Legacoop Emilia Ovest promuovono una formazione rivolta a 80 giovani imprenditori, impegnati in quella che è la sfida del Paese: l’economia delle township, che vede spesso situazioni informali o la mancanza di processi di collaborazione, per far emergere le realtà presenti.

In Mozambico è previsto un incontro con Eni East Africa e con l’Ente nazionale degli idrocarburi per valutare possibili azioni nella provincia di Cabo Delgado a nord di Pemba.

 

CULTURA ED EDUCAZIONE – Nel corso della missione culturale sono previsti l’inaugurazione della mostra ‘Reggio-Sudafrica. Storia di un’amicizia’ realizzata dalla Hip Alliance grazie alla collaborazione di Istoreco e del Tavolo Reggio-Africa. Una selezione dei più importanti documenti dell’Archivio Reggio-Africa che è conservato presso Istoreco e che vede due importanti fondi (Soncini-Ganapini e Cigarini) custoditi nella Biblioteca Panizzi.

In tema di scambi culturali, è previsto un incontro del sindaco Luca Vecchi con i referenti della Johannesburg Art Gallery (Jag), che custodisce importanti opere di arte contemporanea europea ed africana, al fine di realizzare una mostra a Palazzo Magnani nel 2018.

Il 19 ottobre si tiene inoltre un forum dedicato all’educazione che avrà come protagonista il Reggio Emilia Approach e sarà indirizzato non soltanto a educatori, ma anche tecnici e dirigenti della Provincia del Gauteng e delle principali municipalità.

A Pemba, oltre alla firma del Patto di gemellaggio, si svolge l’inaugurazione della sede di ‘Reggio Emilia-Pemba’, dove si trovano gli uffici della cooperazione internazionale della città mozambicana.

Di grande rilevanza sarà anche la partecipazione della città di Reggio Emilia e di Unimore, che porteranno la propria esperienza in materia, alla conferenza ‘Educazione e servizi per l’infanzia in ambiente urbano’, conferenza promossa dal Municipio di Pemba con il supporto del Comune di Reggio Emilia, dell’Unicef Mozambico e della Regione Emilia-Romagna, alla quale partecipano rappresentanti di sei tra le maggiori municipalità mozambicane, oltre al ministero dell’Educazione e diversi attori internazionali.

 

PROMOZIONE DEL TERRITORIO – Per l’occasione il Comune di Reggio Emilia, in qualità di coordinatore del gruppo di lavoro locale per le relazioni internazionali, ha realizzato una pubblicazione ad hoc dal titolo ‘Abc of a friendship – A round trip from Reggio Emilia to South Africa’ edita da Luca Molinari Architecture Consulting & Curatorship in cui viene presentato il territorio e le sue relazioni con il Sudafrica. La pubblicazione, con il logo ‘We A-Re Reggio Emilia’, verrà distribuita ai top player politici ed economici presenti al summit di Ambrosetti.

Grazie alla collaborazione di Cantine Riunite, LattEmilia e Consorzio per l’Aceto Balsamico tradizionale di Reggio Emilia, sono previsti assaggi dei prodotti tipici di Reggio Emilia, fra cui il Parmigiano-Reggiano e il Lambrusco, che affianca i vini del Sudafrica.
Lo chef Gianni D’Amato partecipa alla missione: D’Amato affianca alcuni giovani chef provenienti da contesti svantaggiati, per una formazione e un’esperienza pratica nella realizzazione di alcuni piatti della tradizione reggiana, realizzati con prodotti tipici del Sudafrica. Questa esperienza viene restituita al pubblico con una Cena di solidarietà, che vede coinvolti oltre 60 rappresentanti delle istituzioni sudafricane, il 20 ottobre in una serata dedicata all’amicizia tra Reggio Emilia e i popoli dell’Africa australe.

 

DELEGAZIONE ISTITUZIONALE – Insieme con il sindaco e l’assessore alla Città internazionale, fanno parte della delegazione istituzionale Nando Rinaldi quale presidente dell’Istituzione Scuole e Nidi dell’infanzia e direttore di Istoreco; Bruna Ganapini, vedova di Giuseppe Soncini; rappresentanti di: Fondazione E35, Reggio Children; Unindustria Reggio Emilia; Legacoop; Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

 

ANTEFATTI ALLA MISSIONE – La missione si realizza nell’ambito delle pluridecennali relazioni fra Reggio Emilia e l’Africa australe, che trova nel Tavolo Reggio-Africa un punto di riferimento e dialogo permanente e ha avuto, in tempi recenti, alcuni presupposti importanti, promossi dal Comune:

– nel giugno 2016 il convegno ‘Internazionalizzazione dei territori: piccole e medie imprese competitive in regioni globalizzate’ svolto al Tecnopolo con la partecipazione fra gli altri di Marina Mira D’Ercole di The European House – Ambrosetti, apertura del progetto Compete In, promosso dal Comune di Reggio Emilia e finanziato dall’Unione europea attraverso il programma Interreg Europea, finalizzato allo sviluppo e all’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese e dei territori in cui operano. In quella occasione, l’esperta di The European House Ambrosetti sottolineò fra l’altro: “Reggio Emilia dispone di un sistema imprenditoriale e di un bagaglio storico di relazioni con Paesi esteri emergenti, che costituiscono risorse eccezionali e che non tutti possono vantare. Questa città e il suo territorio sono in grado di fare rete e di proporre filiere produttive e commerciali complete, in grado di rivolgersi ai Paesi emergenti e il Sudafrica è indubbiamente fra questi. Pensiamo all’ambito agroalimentare, con la cooperazione leader nel settore, alla meccanica con l’automazione e l’automotive. Il vostro modello di internazionalizzazione storico è un buon punto di partenza e merita di essere esteso”;

– nel settembre 2015, l’incontro con il premier della regione del Gauteng, David Makhura con la firma di un accordo per scambi in campo economico, educativo e culturale. La regione del Gauteng, in Sudafrica, 13 milioni di abitanti e due delle città più importanti del Paese, Johannesburg e Pretoria, è la quarta regione africana per economia e  industrializzazione.

– nell’ottobre 2015, nell’ambito del programma Reggio Emilia per Expo, il simposio internazionale ‘Quality Design for Health Care Facilities in Emerging Countries. Case Studies in Africa’ sulla qualità dei luoghi di cura nei Paesi emergenti, in particolare in Africa, curato dall’architetto Luca Molinari e organizzato da ‘Aga Khan Award for Architecture’ e Comune di Reggio Emilia con il supporto di Fondazione E35, Emergency, Tamassociati, Ordine degli Architetti della provincia di Reggio Emilia, Sicrea Group e Boorea;
– nell’aprile 2015 Graca Machel in visita a Reggio Emilia ha dichiarato: “L’Africa in realtà può fare passi da gigante con l’aiuto anche di Reggio Emilia, con le persone che hanno lottato per costruire una società di persone eguali. Venite con noi a costruire l’Africa del futuro: lavoratori, cooperatori, le piccole imprese, gli scienziati, i tecnici vengano con noi a realizzare la nostra Africa, a sviluppare quelle menti che sono pronte a sviluppare il loro futuro”.

– nel dicembre 2014, la visita del presidente della Repubblica del Mozambico,  Armando Emilio Guebuza, durante la quale il delegato di Eni Dario Speranza disse fra l’altro: “Desidero testimoniare qui l’interesse dell’Eni per il Mozambico, Paese che vive una fase di crescita e consolidamento, che è fortemente impegnato per la pace al suo interno e in tutta l’area geopolitica. Negli ultimi anni Eni e Mozambico si sono avvicinati molto: Eni è nel Paese dal 2006 con attività di esplorazione sui giacimenti e nel 2011 ha compiuto la scoperta del più grande giacimento di gas naturale della sua storia, ovvero il giacimento più grande scoperto negli ultimi 30 anni”. E’ l’Area 4 al largo del bacino del Rovuma: più di 2.265 miliardi di metri cubi di gas naturale. Eni è operatore per il 50%, l’altra metà è competenza di altri operatori fra cui la compagnia nazionale mozambicana. “Investire in Mozambico, per Eni – aggiunse Speranza – è investire anche per il Mozambico, cioè sul territorio, sui servizi pubblici, sulla salute, sull’energia per il sostegno allo sviluppo, sulla formazione dei tecnici. Partiamo dal presupposto, come voleva il fondatore dell’Eni, Enrico Mattei, che le risorse appartengono alla popolazione del Paese in cui si trovano e dunque serve investire in loco, in Mozambico”.