Reggio Emilia si riconferma ancora una volta città della bicicletta e della partecipazione pubblica: è risultata infatti uno dei 52 Comuni, aderenti all’European Cycling Challenge – Ecc 2016, premiati nel corso dell’ultimo Civitas Forum svoltosi a Gdynia, in Polonia, con il Civitas Award (categoria Partecipazione dei cittadini), il più importante riconoscimento europeo per la mobilità urbana.

L’European Cycling Challenge – Ecc 2016, l’iniziativa premiata, è il progetto di mobilità che lo scorso maggio ha visto le diverse città partecipanti sfidarsi sui pedali per totalizzare il numero più alto di chilometri percorsi in bicicletta in ambito urbano. A Reggio Emilia sono stati 326 i bikers che hanno preso parte alla gara, macinando in totale 20.032 chilometri, il doppio rispetto all’anno scorso, ed evitando così l’emissione di 4.046 chilogrammi di anidride carbonica nell’aria della città. Nella classifica speciale ‘Città ciclabile’ dell’Ecc2016, che tiene conto del rapporto fra numero di abitanti e chilometri effettivamente percorsi, Reggio Emilia si è classificata ventottesima con 117 chilometri pedalati per abitante, mentre è risultata trentatreesima nella ‘Classifica principale’, che misura i chilometri totali percorsi in bicicletta all’interno dei confini comunali.

Il premio si aggiunge a quelli vinti negli scorsi anni dal Comune di Reggio Emilia: il Civitas Award 2012 – categoria Partecipazione dei cittadini per il “Manifesto per una mobilità sostenibile, sicura e autonoma nei percorsi casa-scuola”, e il Civitas Award 2015 – categoria Città Civitas dell’anno per i contenuti di innovazione nei progetti e nelle azioni di trasporto urbano sostenibile.

 

CARTA DELLA MOBILITÀ CASA-SCUOLA – La bicicletta sempre più come modello alternativo di mobilità, da utilizzare al posto dell’auto per i quotidiani spostamenti casa-lavoro e casa–scuola, ma anche il muoversi a piedi. A tale proposito, l’Amministrazione comunale di Reggio Emilia ha sottoscritto la ‘Carta della Mobilità casa-scuola’, che si inserisce nell’esperienza più che decennale che la città ha maturato nell’ambito della mobilità scolastica.

La ‘Carta della Mobilità casa-scuola’, proposta dalla rete Civinet Italia, sottoscritta da numerose città italiane e presentata per la prima volta qui a Reggio Emilia lo scorso aprile, chiede ai rappresentanti dei quattro Ministeri competenti (Ambiente, Trasporti e Infrastrutture, Istruzione, Salute) un’azione sinergica, coordinata e continuativa nel tempo per favorire una mobilità sicura, sostenibile e autonoma nei percorsi casa-scuola.

In Italia infatti oltre i 2/3 degli studenti delle scuole dell’obbligo si recano quotidianamente a scuola in automobile. La scelta di utilizzare l’auto, figlia dell’attuale modello territoriale, economico, culturale e favorita dall’obbligo degli insegnanti – all’uscita da scuola – di consegnare gli studenti ad un adulto, trae spesso origine dalla percezione di maggiore sicurezza e rapidità di spostamento o da una semplice scelta di comodità per l’adulto accompagnatore. L’uso quotidiano dell’auto però genera numerosi problemi per i bambini, la scuola e la città, tra cui l’aumento dell’inquinamento, più congestione e incidenti, meno movimento e salute e, infine, minore socialità e autonomia.

La componente casa-scuola, inoltre, riveste un ruolo rilevante sull’intero sistema città, poiché da una parte incide significativamente nei momenti più delicati per la mobilità urbana (l’ora di punta), dall’altra interessa una serie di aspetti cruciali per lo sviluppo urbano e sociale (per esempio la qualità della vita delle generazioni future). Intervenire sulla mobilità casa-scuola significa quindi non solo agire su una componente rilevante del traffico, ma progettare il modo di muoversi – e di vivere – delle generazioni future, i cittadini di domani.

La ‘Carta della Mobilità casa-scuola’ punta a modificare le abitudini di spostamento verso le scuole, coinvolgendo una pluralità di attori attraverso un approccio interdisciplinare che affronti in modo armonico questioni di sicurezza stradale, di sostenibilità ambientale, di salute e sviluppo dei bambini, coordinando il disegno dello spazio pubblico, con azioni di educazione e di gestione della domanda di mobilità.

Nel documento vengono individuate cinque questioni prioritarie e fondamentali al fine di rendere i percorsi casa-scuola un’esperienza positiva per bambini e famiglie e di migliorare la qualità della vita nelle aree urbane. Tali questioni riguardano molteplici aspetti, a cominciare dalla responsabilità di dirigenti scolastici e docenti nei confronti dei minori all’ingresso/uscita da scuola, al fine di favorire lo sviluppo dell’autonomia di bambini e bambine e limitare il numero degli accompagnamenti individuali. Viene inoltre sottolineata la necessità di un riconoscimento economico, professionale e di curriculum della figura del Mobility Manager scolastico – il referente interno di ogni scuola per la mobilità, definendo una formazione professionalizzante e permanente specifica per queste figure. Viene altresì posto l’accento sulla necessità di inserire il tema in modo strutturale nei diversi livelli di offerta formativa e di istituire, all’interno delle Amministrazioni locali, sostenendoli con risorse adeguate, i Tavoli di lavoro permanenti ed interdisciplinari sulla mobilità casa-scuola composti dai vari attori coinvolti (Comuni, Scuole, Arpa, Usl, Famiglie, Associazioni, etc.) per affrontare in modo armonico le attività e gli interventi necessari. Tra le cinque istanze, infine, viene evidenziata la necessità di riconoscere la mobilità casa-scuola come una priorità a livello urbano e quindi inserirla come Piano di settore e parte strutturale negli strumenti di pianificazione nazionali e locali, prevedendo adeguate risorse finanziarie a livello nazionale e locale, finalizzate a raggiungerne gli obiettivi ed attuarne le strategie.

 

LINEE GUIDA PER I PROGETTI SPERIMENTALI DELLE SCUOLE – L’Amministrazione comunale di Reggio Emilia ha definito inoltre una procedura per la validazione di progetti sperimentali inerenti i temi della Mobilità e della Sicurezza dell’utenza debole su aree pubbliche circostanti o in prossimità di edifici scolastici che non possono inquadrarsi né all’interno del quadro legislativo dei Lavori Pubblici né del codice della Strada.

Visto il grande numero di progetti, variegati e innovativi, sviluppati sul tema della mobilità, provenienti da tutto il mondo della scuola reggiana, dalle scuole dell’Infanzia fino ad arrivare alle Secondarie di secondo grado, vengono dunque definite le Linee guida per validare tali progetti, riconducendole alla cornice delle politiche e delle azioni del Comune di Reggio Emilia.

Il documento definisce l’iter di validazione dei progetti caratterizzati da forte trasversalità e altro grado di sperimentazione su suolo pubblico presentati dalle scuole e pensati a tutela di studenti e accompagnatori.

L’obiettivo è sensibilizzare un pubblico più ampio di quello tradizionalmente coinvolto nei percorsi casa-scuola, consapevoli che anticipare l’opera di sensibilizzazione delle famiglie al tema della Mobilità faciliterà l’approccio alle Politiche più strutturate proposte alla Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado su cui esiste da tempo una progettazione ordinaria e consolidata.