furto-gasolioAttorno alle ore 03.50 della scorsa notte, una pattuglia della Sottosezione Polizia Stradale di Altedo – impegnata in uno specifico servizio di contrasto al fenomeno di furto di carburante disposto dal Compartimento Polizia Stradale Emilia Romagna – notava strani movimenti nei pressi del parcheggio riservato ai mezzi pesanti dell’area di servizio Adige Ovest (RO), lungo la A/13. Gli operatori si accorgevano, in particolare, che due individui stavano travasando il carburante da un autoarticolato di nazionalità polacca al loro trattore stradale, privo di rimorchio, marca Scania, di colore rosso e con targa romena.

Mentre i malviventi continuavano indisturbati le operazioni di svuotamento del serbatoio del mezzo dell’ignaro autista polacco, che stava dormendo, gli uomini della Polstrada riuscivano a circondarli e prontamente a bloccarli in flagranza di reato. I successivi accertamenti consentivano di appurare che il mezzo utilizzato era stato appositamente modificato per tali scopi, con l’installazione di una apposita pompa elettrica, attivabile manualmente, e di un serbatoio supplementare di 900 litri nel quale veniva riversato il gasolio sottratto agli autotrasportatori in sosta per il riposo notturno.

I due malviventi di origine romena, senza fissa dimora in Italia, venivano identificati per C.I. classe 1976 e A.C. del 1977, e tratti immediatamente in arresto per furto aggravato in concorso. Nella circostanza avevano già rubato 418 litri di carburante per autotrazione, per un valore di circa 650 euro; se non fossero stati fermati avrebbero terminato l’opera con ulteriori 300 litri.

Gli uomini della Polstrada procedevano al sequestro del trattore stradale e di numerosi oggetti atti allo scasso, nonché di 1000 euro in contanti, probabile frutto dell’illecita attività di rivendita del gasolio rubato nelle notti precedenti. Inoltre veniva appurato che i due guidavano sul territorio nazionale con patenti romene false.

Tradotti in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, nel pomeriggio odierno si è tenuto il processo per direttissima, nel corso del quale è stato convalidato l’arresto disponendo l’immediata liberazione dei due e l’obbligo di firma in Questura.