Ritorna sulle scene Gro, Global restructuring organization, e ritornano ad accendersi i riflettori della comunità economica modenese sulla sua conferenza annuale. Il tema scelto per l’edizione 2016 (la quarta da quando il Gro è nato) è “Industria 4.0: la rivoluzione della porta accanto”. Si tratta di un argomento molto dibattuto nella comunità degli imprenditori e di grande rilievo anche per l’attuale governo. Il “Piano nazionale per l’Industria 4.0” è stato lanciato dal ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda qualche settimana fa, con l’obiettivo di promuovere la nuova rivoluzione industriale con misure e incentivi appositamente studiati.

La giornata di studi del Gro si terrà domani, giovedì 20 ottobre, a partire dalle ore 9.30, presso la Sala Leonelli della Camera di Commercio di Modena.

Apriranno i lavori gli interventi di Antonio Tullio, Presidente del Gro, e di Andrea Guerzoni, Transaction Advisory Services Leader di EY.

La mattinata proseguirà con l’intervento di Palma Costi, assessore regionale alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna e, con la presentazione da parte dei partner EY, Marco Menabue ed Enrico Terenzoni, della ricerca elaborata da EY su un campione di aziende tra le più significative del territorio, al fine di comprendere l’attitudine delle stesse e dei distretti cui appartengono di fronte alla sfida dell’Industry 4.0.

La ricerca, condotta tramite interviste con imprenditori e top manager, evidenzia come il tessuto industriale locale denoti un buon grado di conoscenza delle tecnologie Industry 4.0 (oltre il 60% delle aziende intervistate i dimostra una conoscenza di base della maggior parte delle tecnologie Industry 4.0 contro il 50% rilevato nella recente Indagine presentata da Ferdermeccanica) e una fortissima attenzione al fenomeno, che creano un terreno fertile per la rivoluzione digitale. La ricerca che verrà presentata si soffermerà tuttavia pure sugli ostacoli che oggi stanno frenando questo processo evolutivo e sulla reale capacità del nostro territorio, anche tramite i propri distretti industriali, di preservare la competitività delle piccole imprese.

Ilaria Vesentini, giornalista del “Sole 24 Ore”, modererà le due successive tavole rotonde.

Nella prima saranno presentati esempi di piccole e medie imprese che hanno trasformato queste nuove tecnologie in nuovi ricavi e nuovi profitti. L’industria 4.0 sarà raccontata dalla voce di alcune aziende protagoniste di esperienze concrete, campioni-guida per progetti innovativi di settore: Valter Caiumi, presidente del Gruppo Emmegi e leader degli industriali modenesi, Pietro Cassani, direttore generale del Gruppo Sacmi, Graziano Belmonte, membro del Gruppo Digital&Business Technology di Barilla, Giovanni Grossi, amministratore di Florim, Paolo Scarabelli, Embedded Solutions Manager di Tetra Pak e Giuseppe Simonazzi, amministratore delegato di Meta System, accompagnati da Marco Mignani, partner EY, Diversified Industrial Products Leader.

Nella seconda tavola, “Dialogo sulle forme innovative di accesso al credito e al capitale”, si discuterà delle nuove modalità di approvvigionamento di capitali da parte delle aziende. Interverranno Bernardo Attolico, Managing Director Debt Capital Market di Sace, Gianpaolo Di Dio, Senior Partner del Fondo Italiano d’Investimento, Mario Nuzzo, docente di Diritto privato presso l’Università Luiss e vicepresidente di Cassa Depositi e Prestiti, Elizabeth Robinson, direttore Investimenti Venture Capital di Fondo Quadrivio, e Davide Turco, responsabile di Atlante Ventures.

L’iniziativa è organizzata in collaborazione con EY, leader mondiale nei servizi professionali di revisione e organizzazione contabile, assistenza fiscale e legale, transaction e consulenza, e con lo studio legale Tullio&Partners.

«Abbiamo l’orgoglio», afferma Antonio Tullio, Presidente del Gro, «di essere stati tra i primi sul territorio, l’anno scorso, a portare in Italia il dibattito e l’attenzione sulle potenzialità e sui rischi connessi alla rivoluzione digitale, nonché sulla necessità per le imprese del territorio di cogliere i cambiamenti in atto. Nel giro di meno di un decennio la maggior parte dell’attività economica dipenderà da ecosistemi digitali che integreranno infrastrutture digitali, applicazioni e dati. Per capire la portata rivoluzionaria di questo approccio basti dire che l’Unione europea sta lavorando per promuovere l’affermazione di un mercato unico digitale e che, di recente, ha presentato un pacchetto di misure per un valore di 50 miliardi di euro».

«Giunti alla quarta edizione», afferma Alberto Rosa, partner EY, responsabile della regione Emilia-Romagna, «abbiamo voluto rafforzare ulteriormente il nostro supporto a questa iniziativa, realizzando un’indagine tra imprenditori e manager del territorio per comprendere da vicino la loro sensibilità e il loro approccio all’Industry 4.0. Abbiamo trovato alcune risposte, e auspichiamo che i risultati della ricerca che presenteremo contribuiscano ad estendere il dibattito e la curiosità tra le nostre imprese. Ogni rivoluzione rappresenta un momento di importante cambiamento, e in tale situazione le aziende che coglieranno per prime le nuove opportunità offerte dall’innovazione digitale, saranno in grado di generare vantaggi competitivi».

«Abbiamo riscontrato un positivo entusiasmo tra gli imprenditori e manager locali», commenta Marco Mignani, partner EY, Diversified Industrial Products Leader, «sulle opportunità offerte dall’ Industry 4.0. Emerge con chiarezza che la vera forza dell’IoT non si esaurisce nel connettere oggetti e macchinari con sensori, ma si concretizza anche nella possibilità di creare nuovi servizi resi possibili grazie alla connettività. E naturalmente questi servizi costituiscono la base per sviluppare nuove e più forti relazioni con il cliente, che è e resta al centro di tutto questo percorso di straordinaria trasformazione».

La conferenza del pomeriggio avrà un’impostazione più tecnica e sarà moderata dal presidente del Tribunale di Modena Vittorio Zanichelli, a partire dalle 14.30 e si intitolerà “Diritti dei creditori versus continuità aziendale nelle operazioni di ristrutturazione delle imprese in crisi”.

Si succederanno le relazioni di Cecelia Morris, presidente della Bankruptcy Court di New York, Paolo Bastia, professore di Crisi e risanamento delle imprese all’Università di Bologna, Luciano Panzani, presidente della Corte d’Appello di Roma, Alida Paluchowski, presidente della Sezione fallimentare del Tribunale di Milano, Antonino La Malfa, presidente della Sezione fallimentare del Tribunale di Roma, Lucio Di Nosse, presidente Sezione Fallimentare del Tribunale di Napoli, Alessandra Mirabelli, giudice delegato del Tribunale Fallimentare di Modena, Giovanna Dominici, presidente della Sezione Fallimentare Tribunale di Torino.