Il ripetersi puntuale ogni anno delle condizioni di inquinamento atmosferico che persistono in questi giorni con effetti gravissimi sulla salute, rivela un degrado generale delle condizioni ambientali, che sembrerebbe togliere ogni speranza ad un possibile miglioramento nel futuro.

Tuttavia in questo periodo la Regione Emilia-Romagna sta prendendo alcune decisioni molto importanti per la qualità dell’aria, ad esempio l’approvazione a breve del PAIR (Piano Aria Integrato Regionale) e successivamente del Piano di adattamento e mitigazione ai cambiamenti climatici. Ancora più rilevante sul futuro della regione è il Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT), che stabilirà l’assetto della mobilità fino al 2025.

Il WWF ha seguito con attenzione, questa settimana, l’avvio della Conferenza di Pianificazione del PRIT. La nostra regione, con circa 65 auto ogni 100 abitanti ha una quota di motorizzazione tra le più elevate al mondo ed una rete di strade ed aree dedicate agli automezzi che negli ultimi decenni è cresciuta in modo decisamente superiore a quello che è stato l’incremento demografico, togliendo spazio alla produzione di cibo ed alle aree naturali, con una conseguente riduzione della resilienza territoriale. Di recente il WWF internazionale ha evidenziato nel rapporto biennale “Living Planet Report 2016” come i trasporti siano responsabili nei Paesi OCSE di circa un quarto dell’impronta ecologica. E’ evidente che questo modello non può reggere in un Pianeta che nel 2025 avrà superato gli 8 miliardi di abitanti, sarà gravato da concentrazioni di gas serra superiori a quelle attuali, con sistemi naturali in condizioni ancora più critiche e stressate. La grave crisi ambientale che viviamo oggi sarà destinata a peggiorare ulteriormente ed in modo irrimediabile, se i rappresentanti politici dell’Emilia-Romagna perderanno questa occasione per riportare il nostro sistema dei trasporti entro i limiti della sostenibilità.

Il WWF in Emilia-Romagna, grazie ai soci che ci sostengono e alla partecipazione gratuita, generosa e competente di vari attivisti è stato presente a livello locale contro diversi progetti insostenibili di infrastrutture stradali, chiedendo di investire quelle risorse in azioni di tutela del territorio e di innovazione dei sistemi di trasporto. In occasione della Conferenza regionale di pianificazione del PRIT, il WWF ribadisce con forza la necessità di abbandonare progetti vecchi e non sostenibili come l’autostrada Tirreno-Brennero, la Campogalliano Sassuolo, la Cispadana e l’Orte-Mestre e di convertirli in progetti sostenibili orientati alla riduzione della domanda e all’incremento del trasporto pubblico. Inoltre il WWF propone di:

·         fissare obiettivi di riduzione del trasporto privato in termini assoluti e non solo in termini relativi rispetto al trasporto pubblico;

·         fare uso della leva fiscale (defiscalizzando altri settori) per disincentivare l’uso dell’auto e rendere disponibili più risorse da destinare al trasporto pubblico, alla mobilità dolce e alla gestione della domanda;

·         garantire una coerenza rigorosa con il PAIR (qualità dell’aria) e con il Piano di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici;

·         coinvolgere nella riduzione degli spostamenti con automezzi le strutture che oggi generano traffico, come centri commerciali e strutture di servizio decentrate;

·         avviare un processo di de-impermeabilizzazione del suolo a carico delle infrastrutture trasportistiche, anche con la previsione di rimuovere o ridurre di superficie strade, parcheggi ed altre infrastrutture non più utilizzate;

·         avviare una riqualificazione ambientale (infrastrutture verdi, sistemi di raccolta e depurazione delle acqua di scolo, pavimentazioni permeabili, passaggi per la fauna, ecc.) delle strade esistenti, oltre che di quelle in progetto.