“I fuochi d’artificio e i ‘botti’ di fine anno sono prodotti legali ma delicati, è sempre bene rivolgersi a professionisti per acquistare quelli adeguati e soprattutto a norma, così come è necessario tenere sempre a mente buona educazione e rispetto di persone e animali quando si usano”. L’appello viene da Licom (i commercianti di Lapam Confartigianato) e in particolare dalle armerie associate.

“Intanto siamo contenti che alcuni comuni, quello di Modena in testa, abbiano raccolto i nostri suggerimenti e abbiano regolamentato in modo preciso dove è possibile esercitare questa pratica (a Modena nei luoghi privati, mentre è esclusa in quelli pubblici), ma soprattutto teniamo a sottolineare l’importanza del rispetto rigoroso delle norme che regolamentano il settore. Vi sono infatti quattro categorie di fuochi artificiali, da quella a bassissimo rischio e con rumorosità trascurabile, fino a quelli che possono essere maneggiati esclusivamente da professionisti del settore, con regolari permessi. E’ quindi determinante acquistare solo in luoghi autorizzati, le armerie appunto in modo particolare, e solo prodotti etichettati con marchio CE. Le etichette sono molto complete e riportano, nei prodotti leciti, il nome dell’articolo, la categoria (da F1 a F4), il Nec (contenuto esplosivo netto), il numero registrazione, l’età minima per l’acquisto, la provenienza e le modalità di utilizzo. Venendo alle età, la categoria F1 è vendibile a persone che abbiano già compiuto i 14 anni, la F2 per maggiori di 18 anni, la F3 per possessori di porto d’armi o nulla osta rilasciato dal Questore, la F4 esclusivamente a professionisti con abilitazione”.

Infine Licom-Lapam ricorda il codice di comportamento da utilizzare: “Oltre a rispettare le istruzioni e le regole è bene evitare l’utilizzo dei fuochi di categoria F2 dove ci sono assembramenti di persone, nei pressi di ospedali e case di cura e di riposo, nei pressi di canili e gattili, nei pressi di parchi e aree boschive. Inoltre – conclude Licom – non vanno utilizzati prodotti pirotecnici da terrazze e balconi”.